Comprare azioni ENI: come fare a investire, guida, target price [2022]

By on 7 Dicembre 2021 in ENI (ENI), Guide, Mercati with 0 Comments

Comprare azioni ENI è una buona idea? Se lo chiede chi cerca opportunità di investimento nell’azionario. La domanda non è affatto peregrina. D’altronde stiamo parlando della società italiana con la capitalizzazione più elevata, nonché di un asset strategico per l’economia italiana.

Cercheremo di rispondere alla domanda in questa guida. Parleremo di ENI in quanto società, per poi affrontare il tema dal punto di vista degli investitori. Forniremo informazioni specifiche circa i dividendi, i prezzi, i pro e i contro del trading sulle azioni ENI.

Descriveremo le varie tipologie di trading e presenteremo alcuni degli intermediari più affidabili. Infine, forniremo alcune delle stime più plausibili circa il futuro prossimo di ENI.

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ENI: chi è

ENI non ha bisogno di grandi presentazioni. E’ infatti la società italiana più importante del settore energia. E’ stata fondata nel 1953 da Enrico Mattei nella forma di ente pubblico, per poi essere convertita in società per azioni nel 1992. Nonostante, attualmente lo Stato italiano conserva gran parte della proprietà.

ENI opera in 66 paesi sparsi in tutti i continenti. Ha all’attivo oltre 31mila dipendenti. Attualmente, figura come ottavo gruppo petrolifero mondiale in termini di fatturato.

Azioni ENI

Il business core di ENI è l’estrazione, la vendita e la distribuzione di petrolio, gas ed energia elettrica. In via del tutto collaterale, come da qualche decennio a questa parte, è impegnata nella produzione di lubrificanti. Nell’ultimo decennio, si è progressivamente impegnata nei progetti riguardanti le energie rinnovabili, partecipando attivamente alla transizione energetica.

La storia di ENI è molto lunga, e per la maggior parte è composta da acquisizioni, le quali hanno via via ampliato il suo raggio d’azione. Vale la pena elencare alcuni dei passaggi cruciali della storia di Eni.

  • 1967. Integrazione nel gruppo ENI di Italgas, società specializzata nella distribuzione del gas.
  • 1968. Acquisizione di ingenti quote della Montedison, società ormai defunta specializzata nella produzione di prodotti chimici.
  • 1989-1991. Acquisizione diretta di tutti gli stabilimenti chimici di Montedison.
  • 1992. Trasformazione in società per azioni.
  • 1995. Cessione della prima quota ai privati da parte del Tesoro italiano.
  • 2001. Liberalizzazione del mercato italiano del gas. Fine del monopolio di ENI nell’import e nella distribuzione del gas. Esordio nel mercato dell’energia elettrica grazie alla costituzione di EniPower.
  • 2015. Scoperta da parte di ENI del giacimento di gas di Zohr (Egitto), il più grande del Mediterraneo.
  • 2017. Alcune attività vengono scorporate, costituendo Eni gas e luce, società per azioni specializzate nella distribuzione di gas ed energia elettrica.

? Dati societariMultinazionale italiana del settore Energia e Gas
? SettoreEnergia /Petrolio
? SedeRoma / Milano
? QuotazioneBorsa di Milano
? TickerENI
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?Miglior broker per azioniCapital.com

Piattaforme per comprare azioni ENI

Nella tabella seguente trovate le migliori piattaforme per investire in azioni, ed anche sul titolo Eni:

BROKERCARATTERISTICHEVANTAGGIISCRIZIONE
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si tratta dei broker più utilizzati in Italia, regolamentati e sicuri.

ENI: dati societari

La sede principale di ENI è a Roma. L’attuale presidente è Lucia Calvosa, mentre l’amministratore delegato è Claudio Descalzi.

Nel 2020 ha totalizzato un fatturato di 43,987 miliardi di euro. L’utile è invece sprofondato a -8,635 miliardi di euro.

Queste performance hanno segnato un netto peggioramento rispetto al 2019, quando sono stati registrati 69,9 miliardi di fatturato e 148 milioni di euro di utile.

Numeri che non devono stupire: il 2020 è stato un anno pessimo per tutte le società impegnate nel mercato dell’energia, considerate le chiusure (nel caso dell’Italia, parecchio prolungate) poste in atto per contenere l’epidemia di coronavirus.

ENI comunque era inserita in un percorso di crescita, anche meramente finanziaria. Se si esclude lo stesso 2019, il fatturato e gli utili erano in crescita dal 2014.

Dove comprare azioni ENI

Comprare azioni è facile esattamente come comprare qualsiasi altra azione. Anzi, se possibile è anche più facile, se si considera la reputazione di ENI e la reperibilità dei suoi asset.

In ogni caso, chiunque voglia investire in ENI e, più in generale, nell’azionario deve compiere in primo luogo una scelta: quella tra trading diretto e trading indiretto.

Per trading diretto si intende la semplice compravendita di azioni reali. In genere, si tende a detenere le azioni per lungo tempo, in modo da sfruttare i dividendi e nel frattempo porre le condizioni per un ricco surplus. Le prospettive a lungo termine sono inoltre favorite dal fatto che, nella maggior parte dei casi, questa modalità di trading viene condotta per mezzo di intermediari bancari, che impongono commissioni onerose. Per questo motivo, tale forma di investimento non si addice molto al trading di breve termine, veloce e altamente speculativo.

Il trading indiretto vede invece come protagonisti i prodotti derivati, che pongono le azioni (come qualsiasi altro asset) come sottostanti. Non vi è una proprietà reale delle azioni e pertanto non si ricevano i dividendi. Questo è sostanzialmente l’unico vero difetto del trading indiretto. Per il resto, è possibile guadagnare, come sempre, dal movimento dei prezzi. Inoltre, le commissioni sono in genere molto più leggere, se non addirittura assenti.

Su quali prodotti derivati basare il proprio trading indiretto? La scelta è spesso tra Future e CFD.

I Future sono più “istituzionali” in quanto disponibili solo su mercati ufficiali. Per essere approvati, devono attraversare una trafila burocratica non da poco. Ciò conferisce granitiche garanzie di sicurezza, ma impatta negativamente sull’offerta. Inoltre, pur costando relativamente poco, costano più dell’alternativa, ovvero i CFD.

I CFD, Contract For Difference, sono emessi direttamente dai broker. Sono dunque Over The Counter. Ciò potrebbe suggerire un deficit di sicurezza, ma è solo un illusione. A essere severamente regolamentati, almeno in Europa, sono proprio i broker. In virtù di questo meccanismo, i CFD sono anche molto vari e presenti in gran numero. Le commissioni sono estremamente basse, spesso del tutto assenti. Non stupisce che i CFD siano tra i prodotti derivati più apprezzati e tradati dagli investitori retail.

Di seguito, presentiamo alcuni dei migliori broker che permettono di fare trading su ENI.

eToro

eToro è uno dei broker più famosi. Lo è per due motivi. In primis, perché ha fatto scoprire al mondo il Copy Trading, ovvero la possibilità di fare trading copiando letteralmente gli ordini altrui.

Il servizio di copy trading di eToro è piuttosto avanzato, d’altronde è il principale promotore di questa modalità di investimento. Lo si evince dalla mole di dati che è possibile consultare, e che permette di scegliere il trader da copiare con cognizione di causa.

Qui sotto trovate un esempio di acquisto di azioni ENI:

Comprare azioni ENI su eToro

Il secondo motivo per cui eToro è così famoso è la qualità dei suoi servizi. L’offerta è molto ampia e variegata e comprende tutte le asset class. Ovviamente, comprende anche le azioni ENI. La particolarità consiste nella contemporanea presenza di trading diretto e indiretto. E’ possibile comprare azioni ENI reali o investire su di esse a mezzo CFD.

Le commissioni sono azzerate, sostituite dagli spread. Sono azzerate persino per il trading diretto, fatto più unico che raro.

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Capital.com

Capital.com è un broker eccellente, che offre servizi all’altezza delle aspettative dei trader. L’offerta è ampia e varie, l’infrastruttura tecnica buona, le condizioni economiche molto accomodanti.

Due sono le particolarità di Capital.com. In primo luogo, mette a disposizione molti account, i quali si differenziano per le barriere all’entrata, per le funzioni e la complessità. In questo modo l’offerta si adatta a tutte le tipologie di trading, e ciascuno trova quello che più si adatta alle sue caratteristiche.

In secondo luogo, almeno in relazione all’account più “easy”, Capital.com impone il deposito minimo iniziale più basso del mercato, che consta di soli 10 euro.

Per il resto, anche in questo caso le commissioni sono azzerate, e sostituite dagli spread.

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AvaTrade

è un broker che si distingue nettamente dalla massa. Di certo, per la qualità dei suoi servizi.

Nondimeno, per il modo in cui la sua offerta è predisposta. Infatti, si incentra sul Forex ma, allo stesso tempo, si focalizza sul mercato azionario. Nel primo caso, propone il trading diretto. Nel secondo, il trading tramite CFD. Sullo sfondo, una struttura tecnica eccellente e un approccio ai costi morbido.

Come i broker che abbiamo appena descritto, azzera le commissioni e le sostituisce con gli spread. Allo stesso modo, impone un deposito minimo iniziale piuttosto basso (100 euro). In aggiunta, però, mette al bando le fee per i prelievi.

Dunque, prelevare è gratis per i trader di Avatrade. Va specificato, poi, che le modalità di prelievi sono agevoli, le tempistiche molto ridotte.

Andamento e grafico azioni ENI in tempo reale

Qui di seguito trovate un grafico aggiornato sulle azioni ENI. Si tratta di uno strumento rapido e utile per tenere sotto controllo il prezzo e per praticare una prima analisi tecnica.

Come potete notare, le azioni ENI sono in ascesa, benché debbano ancora recuperare il terreno perso a causa della pandemia e della conseguente crisi economica (che ha colpito soprattutto gli energetici). Prima del 2020, l’andamento era buono, ricco di oscillazioni ma tendente a una lateralizzazione.

Modello di business ENI

Il modello di business di ENI è simile a quello di molte altre multinazionali dell’energia.- E’ teso a una continua espansione, a una competizione serrata ma che scorre sui binari di un progressivo miglioramento dell’offerta. In questo senso vanno intese le tante acquisizioni che costellano la sua storia.

E’ interessante scoprire come ENI vede se stessa, ovvero la mission che si è auto-imposta. I valori che emergono più frequentemente dai suoi contenuti sono l’equità e la sostenibilità. Anzi, pare proprio che fonda questi valori, e si ponga quindi l’obiettivo di giungere a una sostenibilità ambientale che sia compatibile con l’equità sociale ed economica.

Dividendi azioni ENI

ENI è particolarmente generosa con gli azionisti. Nonostante siano stati anni difficili per il gruppo, i suoi dividendi sono ottimi. Si tratta dunque di una delle classiche azioni da dividendo.

A causa delle note problematiche economiche, ha cessione dei dividendi ha subito un piccolo shift.

L’acconto 2020 è stato pagato solo il 23 settembre, mentre il saldo addirittura il 26 maggio 2021. Nel complesso, il dividendo è stato di 0,36 euro per azione.

Andrà ancora meglio nel 2021. L’acconto è stato pagato il 22 settembre 2021, ed è stato pari a 0,43 euro. Il saldo verrà pagato nel 2022, a data da destinarsi.

Conviene investire in azioni ENI?

In fin dei conti, conviene comprare le azioni ENI, venderle… Insomma, investirci su? Tocca a voi rispondere a questa domanda, Ogni trader è diverso, manifesta diverse esigenze e persegue altrettanto diversi obiettivi. Ciononostante, è possibile individuare alcuni motivi per cui sì, le azioni ENI sono degne di considerazione.

Il supporto dello Stato. Non che la partecipazione pubblica garantisca successo sempre e comunque. E’ comunque un elemento in favore, capace come minimo di mettere al riparo dagli eventi più drammatici. Qualsiasi cosa succeda, almeno nel prossimo futuro, ENI “vivrà” e vivrà bene.

Il legame con l’economia reale. ENI è impegnata nel mercato dell’energia, e lo è a più livelli (produzione, vendita, distribuzione). Dunque, le sue performance dipendono anche dalle condizioni economiche generali. Ciò produce un legame molto stretto con i market mover macro-economici, che a sua volta determina una marcata leggibilità dell’asset. Praticare l’analisi tecnica delle azioni ENI non è certo facile, ma lo è di più rispetto a tanti altri asset.

L’andamento dei prezzi. Le azioni di ENI oscillano, come è giusto che siano. Tuttavia, i minimi e i massimi non sono mai così distanti. Considerando gli ultimi cinque anni, non sono andati mai oltre il range 15-6 euro, considerando anche le convulsi sessioni di marzo 2020. Una certa tipologia di trader potrebbe particolarmente apprezzare questa dinamica.

Previsioni Azioni ENI 2002-2025

E’ sempre difficile operare una stima dei prezzi, soprattutto quando l’orizzonte non è così vicino. Un primo passo, è indagare sui target price dei principali analisti. Ebbene, siamo tra i 14 e i 18 euro. Se consideriamo che il prezzo attuale viaggia sugli 11 euro, scopriamo che in realtà le azioni ENI godono di un ampio margine di miglioramento. Ciò rappresenta un punto a favore per chi vuole comprare le azioni ENI, a prescindere dall’orizzonte temporale adottato.

Per quanto concerne il prossimo triennio, molto – se non tutto – dipenderà dall’economia italiana e, più in generale – dalle condizioni economiche internazionali. Se la ripresa sarà solida e non si approderà a una stagflazione, il cui spauracchio è agitato già oggi, ENI potrà crescere a livello societario e azionario.

Comprare azioni ENI - Riepilogo

Conclusioni

Cosa dire in conclusione di questo lungo excursus sulle azioni ENI? E’ utile lasciarci con un paio di consigli. In primo luogo, se puntate a un asset in particolare, studiate. La conoscenza è direttamente proporzionale alle speranze di successo, specie se si opera nell’azionario, che è tra i mercati più complessi in assoluto.

In secondo luogo, sfruttate le opportunità concesse dai broker che abbiamo descritto. Il riferimento è in particolare ai conti demo, account speciali che simulano l’attività di trading, che permettono di programmare ordini ma senza emetterli realmente. Un’opportunità per i principianti, che possono fare pratica senza correre rischi, ma anche per gli esperti, che possono provare broker, piattaforma, nuovi asset e nuove strategie.

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