Azioni da dividendo: ecco le migliori cui investire [2021]

By on 6 Luglio 2021 in Guide with 0 Comments

Su quali azioni da dividendo investire? Se lo chiedono i trader che hanno optato per una forma di investimento magari meno speculativa, più orientata al lungo termine, ma comunque in grado di fornire molte soddisfazioni.

Tuttavia, per quanto al concetto di speculazione sia assegnato dal senso comune un maggiore coefficiente di difficoltà, puntare ai dividendi è meno semplice di quanto si possa pensare. Anche perché è controproducente puntare solo ai dividendi. Accanto al parametro nudo e crudo del dividendo, ne vanno considerati di diversi.

In questo guida forniremo qualche consiglio per fare trading con le azioni da dividendo. Ovviamente, elencheremo alcune azioni che hanno performato molto bene da questo punto di vista.

Analizzeremo, in una prospettiva di raccolta dei dividendi, alcune delle aziende più famose, sia italiane che estere. Infine, forniremo una panoramica dei migliori broker in circolazione, specificando la loro disponibilità a un trading finalizzato ai dividendi.

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Dividendo: cos’è

Prima di fornire consigli per chi vuole acquistare azioni da dividendo, è necessario circoscrivere il concetto di dividendo. Insomma, spiegare di cosa si tratta. A un livello superficiale, dato dalla semplice padronanza della lingua italiana, tutti conoscono il significato di dividendo. E’ bene però esplorarlo anche dal punto di vista tecnica, in modo da individuarne le implicazioni per chi vuole investire.

Investire in azioni da dividendo conviene?

In buona sostanza, il dividendo è la parte di utile che un’azienda distribuisce ai propri azionisti. Il dividendo può essere ordinario e straordinario. E’ ordinario quando concesso regolarmente, secondo una frequenza che nella stragrande maggioranza dei casi è annuale (sebbene possa essere anche semestrale). E’ straordinario quando concesso una tantum, al di fuori degli schemi consueti, magari per festeggiare un risultato positivo o per semplici questioni di marketing.

Non tutti gli utili vengono spesi per i dividendi. Anzi, in media solo un terzo. Gli utili infatti hanno altri due scopi: il mantenimento di una riserva legale (resa obbligatoria dalle normative), il mantenimento di una riserva straordinaria finalizzata agli investimenti.

Ciascun azionista riceve dividendi proporzionalmente alle quotazioni del titolo stesso e, ovviamente, alla quantità di azioni detenuta. In buona sostanza, l’azionista può calcolare la somma che gli spetta moltiplicando la quotazione del titolo per la percentuale stabilita dal CdA e per il numero di azioni realmente in possesso.

Piattaforme per investire in azioni

Di seguito vi segnaliamo alcune piattaforme ideali per investire in azioni:

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Conviene investire in azioni da dividendo?

Come tutte le domande di questo tipo, non è possibile fornire una risposta valida per tutti. Ogni trader, ogni investitore deve rispondere per se stesso. D’altrocanto, è una modalità che va presa in considerazione. Se non lo fosse, non ci sarebbero così tanti investitori a praticarla. Anzi, considerando gli investitori e i risparmiatori nel loro complesso, è la forma più praticata in assoluto. Alcuni addirittura puntano solo a giocare in Borsa. Lo è per due motivi.

In primis, perché a certe condizioni può realmente concedere vari benefici economici. In secondo luogo, perché è tutto sommato comoda, almeno rispetto alla speculazione vera e propria. In questo secondo caso, i guadagni sono dati solo dalla formazione del surplus, che va attivamente cercato, prendendo decisioni e micro-decisioni a un ritmo elevato. I dividendi, invece, vengono concessi in automatico.

Ovviamente, le due forme non si escludono a vicenda. Un trader può benissimo investire parte del capitale allo scopo di guadagnare con i dividendi, e riservare la parte restante al trading puramente speculativo.

Per quanto concerne le condizioni che rendono l’investimento finalizzato al dividendo realmente vantaggioso, se ne segnalano come minimo due: che le aziende scelte concedano dividendi corposi e siano avvezze agli utili; che si posseggano tante azioni per ciascuna delle aziende presenti in portfolio. Un singola “cedola”, infatti, rappresenta un guadagno piuttosto misero.

✅ Che cosa sonoAzioni che distribuiscono dividendi, ovvero utili di una società quotata in Borsa.
? Dove trovarliMigliori titoli presenti nei principali indici azionari mondiali
? CaratteristicheValutate in termini di dividendi assoluti e dividend yield
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Azioni da dividendo: i migliori titoli

Sarebbe abbastanza pretenzioso fare una classifica internazionale delle migliori azioni da dividendo. E’ più utile, quindi, riportare le migliori tra quelle presenti nel FTSE MIB, in quanto decisamente più reperibili.

Prima di stilare la classifica, va evidenziato che esistono due criteri per riportare le “migliori” azioni da dividendo. Il primo è il dividendo in senso assoluto, ovvero quanto un investitore riceve per ogni azione in suo possesso. Il secondo è il cosiddetto dividend yield, ovvero il rapporto percentuale tra il dividendo assoluto e il prezzo del titolo. Qui utilizzeremo il dividend yield, ma riporteremo anche il dividendo assoluto. Inoltre faremo riferimento al 21 giugno 2021 e riporteremo il dato complessivo tra saldo e acconto.

  • Snam: 2,94% + 4,89%; 0,1497 + 0,2495 euro.
  • Terna: 2,70% + 4,07%; 0,1786 + 0,2695 euro.
  • Poste Italiane: 2,70% + 4,05%; 0,324 + 0,486 euro.
  • Telecom Italia risp.: 5,59%; 0,0275 euro.
  • Telecom Italia: 2,25%; 0,01 euro.
  • Pirelli: 1,55%; 0,08 euro.
  • STM: 0,16% + 0,63%; 0,05 + 0,15 euro.
  • Exor: 0,63%; 0,43 euro.

Azioni Enel

Passiamo adesso ad analizzare i dividendi di alcune tra le più importanti aziende italiane ed estere. Per omogeneità di giudizio, faremo riferimento al 2020 nel suo complesso.

Per quanto concerne Enel, il dividendo complessivo è ammontato a 0,358 euro per azione, che equivale a un rendimento del 4,30%.

Enel è una delle più grandi aziende italiane. Si divide con ENI lo scettro di società italiana con la migliore capitalizzazione. E’ una certezza, anche perché è saldamento in mano pubblica, benché sia quotata in borsa ormai da molti alti. Tra l’altro, risponde a un bisogno essenziale della comunità nazionale, in quanto come tutti sanno è leader nella distribuzione di energia elettrica, oltre a essere impegnata in tante altre attività.

Azioni Intesa San Paolo

Nel 2020 Banca Intesa San Paolo non ha concesso dividendi. Per questo motivo, faremo riferimento al dividendo del 2021, che è stato già rilasciato (a maggio, per la precisione). Ebbene, il dividendo 2021 di Intesa San Paolo ammonta a 0,0357 euro, frutto di un rendimento pari all’1,5%.

Intesa San Paolo è oggetto dell’interesse di molti investitori, non solo italiani. D’altronde, si tratta della banca italiana più grande in assoluto, in grado negli ultimi anni di vantare una certa solidità, anche durante i momenti più convulsi per il comparto bancario italiano.

Tra l’altro, è anche protagonista di oscillazioni di prezzo “equilibrate”, che possono avvantaggiare i trader speculativi senza porre in essere problematiche particolari sul fronte dell’analisi tecnica. Banca Intesa San Paolo, da un punto di vista prettamente azionario, ha reagito bene ai disordini finanziari scatenati dalla pandemia, e già ad aprile di quest’anno aveva raggiunto i livelli di febbraio 2020.

Per approfondimenti: Comprare azioni Intesa San Paolo.

Azioni Tesla

Tesla rappresenta un caso particolare, abbastanza raro nel panorama azionario internazionale. Infatti…. Non concede dividendi. Lo fa per una ragione ben precisa, anche eticamente significativa se vogliamo: la volontà di reinvestire la maggior quantità di utili possibile nei progetti di crescita. A giudicare dai progressi che la società di Elon Musk ha compiuto, e la posizione di avanguardia in cui si trova attualmente, è una strategia che sta pagando.

Certo, le vicende azionarie di Tesla sono borderline, e certo sono suscettibili della vitalità del suo fondatore.

La crescita apparentemente inarrestabile inizia a fine del 2019 ha prodotto un quotazione massima di 880 dollari (circa), per poi risolversi in una “strana” fase discendente, fatta di massimi mensili, mensili e trimestrali. Ad ogni modo, attualmente (fine giugno 2021) le azioni Tesla si trovano a sfiorare i 700 euro.

Per approfondimenti: Come comprare azioni Tesla.

Azioni Netflix

Nemmeno Netflix paga dividendi agli azionisti. Come Tesla, preferisce reinvestire gli utili. D’altronde, Netflix è una società che punta molto agli investimenti, necessari per mantenere una offerta filmica proprietaria a livelli alti. Netflix, è bene ricordarlo, non è solo un broadcaster, un servizio on demand, ma interviene anche sulle produzioni.

Ad ogni modo, Netflix è un’azienda molto interessante da un punto di vista prettamente azionario. Per motivi ovvi, è tra le poche ad essersi giovata della strana “congiuntura” economica e sociale di quest’ultimo anno e mezzo. Tale dinamica emerge chiaramente dai grafici. Infatti, ha iniziato il 2020 con 325 euro circa e attualmente si trova stabilmente sopra i 500.

La pandemia ha fatto conoscere Netflix anche a chi non era aduso allo streaming. Il bacino di utenti potenziali è quindi aumentato strutturalmente. Le prospettive sono pertanto molto positive.

Azioni Johnson & Johnson

Johnson & Johnson è stata parecchio generosa per quanto concerne i dividendi. Li ha concessi in tre tranches, ciascuna delle quali pari a 1,01 dollari. Il rendimento medio è stato del 2,75% circa. Livelli buoni, quindi, per una delle società che hanno fatto più intensamente parlare di sé in quest’ultimo anno. Come sicuramente saprete, è di Johnson & Johnson uno dei vaccini anti-Covid più somministrati al mondo (almeno negli Stati Uniti).

Eppure la sua crescita è stata sì marcata, ma non esponenziale (a differenza di altre società protagoniste del medesimo percorso). Ha iniziato il 2020 con una quotazione di 144 dollari circa, e attualmente si trova sotto i 1670 dollari. Va detto comunque che, a giudicare dai grafici, il trend è nel complesso moderatamente rialzista. Si segnalano comunque frequente e profondi oscillazioni, dovute forse alla sequela di notizie, a volte anche false, sul suo vaccino.

Azioni Moderna

Moderna non ha mai fornito dividendi, non di recente almeno. Non c’è troppo sta stupirsi, se si pensa che fino a qualche tempo fa le sue dimensioni erano abbastanza contenute. Ovviamente, nell’ultimo anno, anno e mezzo ha subito una crescita esponenziale, determinata dalla creazione del vaccino a mRNA, che è il secondo più inoculato al mondo per la sua categoria. La crescita risulta evidente anche a uno sguardo superficiale del grafico.

Infatti, Moderna ha iniziato il 2020 sotto i 19 dollari, e attualmente è stabilmente sopra i 200. Come Johnson&Johnson, e per i medesimi motivi è comunque oggetto di frequenti e profonde oscillazioni.

Per approfondimenti: Come comprare azioni Moderna.

Dove comprare da dividendo?

Quando si pensa ai dividendi, il pensiero corre subito alle modalità più tradizionali di investimento azionario. Dunque, al supporto delle banche commerciali. In effetti l’assetto più diffuso è proprio questo: un investitore o un risparmiatore acquista un pacchetto azionario grazie al supporto della propria banca, attende i dividendi, quando le condizioni sono proficue – anche parecchi anni dopo – le liquide e ottiene (sperabilmente) un surplus.

Questo però non è l’unico metodo, e non è detto nemmeno che sia il più conveniente. Vi è una seconda opzione da considerare: affidarsi ai broker retail. Esatto, alcuni broker retail consentono di acquistare e vendere azioni reali, e non sotto forma di sottostante mediante prodotti come CFD e Future. Non tutti i broker concedono questa possibilità, ma un buon numero sì. Quando ciò accade, le commissioni spesso sono più basse rispetto a quelle imposte dalla banca. Il guadagno, dunque, è maggiore.

Di seguito, descriviamo alcuni dei broker più famosi, chiarendo la loro posizione in merito alla possibilità di investire sulle azioni da dividendo.

eToro

eToro è uno dei grandi nomi del panorama broker. E a ben vedere: ha diffuso presso i trader la pratica del Copy Trading, con il quale è possibile copiare i trader di altri utenti e guadagnare, potenzialmente, senza grossi sforzi. Ovviamente, valutare e scegliere l’utente giusto è un’attività “tecnica” a se stante, a ciò non toglie nulla alla portata rivoluzionaria di questa pratica.

Al di là di questo, eToro è un ottimo broker. L’offerta è ampia e comprende buona parte delle asset class esistente. L’approccio alla questione economica è morbido, come dimostra il deposito minimo iniziale più basso della media e l’assenza delle commissioni.

Ciò che stupisce è la possibilità, non scontata per un broker retail, di acquistare e vendere azioni reali, dunque godendone dei dividendi. Il tutto, è bene ripeterlo, senza pagare alcuna commissione. Un vantaggio non da poco per i trader.

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Plus500

Plus500 è un altro broker molto famoso. Anzi, probabilmente è il più famoso di tutti. Spicca per un’offerta straordinaria, che comprende centinaia e centinaia di asset. Questi, però, sono disponibili tutti sotto forma di CFD, dunque non è possibile raccogliere dei dividendi. I CFD, infatti, non prevedono la proprietà reale dei tassi.

Al di là di ciò, Plus500 merita interesse e fiducia. L’infrastruttura tecnica è molto efficiente, e disegna un clima molto favorevole ai trader. L’approccio ai costi è decisamente easy, dal momento che le commissioni sono azzerate e il deposito minimo iniziale è basso. Inoltre, la qualità dell’assistenza è sopra la media, e persino ben localizzata dal punto di vista linguistico.

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86% di conti di investitori al dettaglio che perdono denaro a causa delle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuti se può permettersi di correre questo alto rischio di perdere il Suo denaro.

OBRInvest

OBRinvest non è famoso come Plus500 ed eToro ma si sta comunque facendo spazio. Anzi, ha tutte le carte in regola per emergere come uno dei migliori broker in circolazione: l’offerta è ampia e completa, le condizioni economiche sono molto accomodanti, l’infrastruttura tecnica è efficiente.

Ha una caratteristica che lo fa spiccare anche rispetto ai grandi nomi del panorama broker: i contenuti didattici che offre non si limitano ai meri tutorial ma approfondiscono anche materie strategiche. In questo modo, la sezione didattica diventa un punto di riferimento non solo per i momenti precedenti al trading, ma anche per l’attività di investimento vera e propria.

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Azioni da dividendo: le domande frequenti

Cosa sono i dividendi?

Si tratta di utili che vengono distribuiti agli azionisti di una società per premiarli per avere investito in una determinata società. Generalmente sono erogati quando i conti vanno bene.

Come comprare azioni da dividendo?

E’ possibile sfruttare la flessibilità dei contratti derivati per investire sulle azioni in modo indiretto e senza pagare inutili commissioni.

Perché comprare azioni da dividendo?

Perchè si tratta di società che vanno bene nel loro settore dunque possono essere considerate un ottimo investimento

Azioni da dividendo

Conclusioni

Come abbiamo visto, investire per ricevere i dividendi rappresenta un obiettivo nobile, che mette a disposizione alcuni benefici. Certo, non è semplice scegliere le azioni giuste, in quanto occorre comunque guardare alle quotazioni e alla presenza dell’azienda nel mercato di riferimento.

Inoltre, potreste preferire comunque il trading speculativo. Onde evitare uno spreco di tempo e di energia, vi consigliamo di… Provare le due campane. Potete farlo sottoscrivendo e utilizzando un conto demo, ovvero un account che simula l’operatività in totale assenza di rischi. Per inciso, tutti i broker che abbiamo descritto in questa guida offrono un conto demo.

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