Analisi fondamentale: cos’è e come analizzare i mercati finanziari

By on 8 Settembre 2021 in Guide with 0 Comments

L’analisi fondamentale è una delle discipline più importante per un trader. Permette infatti di raccogliere elementi utili per comprendere le reali condizioni del mercato e perfino per operare stime circa i movimenti futuri.

E’ complementare ad altre forme di analisi, come l’analisi del sentiment e l’analisi tecnica. Per quanto possa apparire meno complessa rispetto a queste ultime, meno impegnativa dal punto di vista statistico, in realtà richiede un certo grado di competenze, anche e soprattutto di natura interpretativa.

Ne parliamo in questa guida. Forniremo una definizione chiara di analisi fondamentale, tratteremo i contesti a cui si applica, offriremo qualche esempio specifico. Infine, presenteremo alcuni broker che, oltre a erogare i necessari servizi di intermediazione, offrono anche strumenti analitici.

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Analisi fondamentale: cos’è

L’analisi fondamentale può essere definita come lo studio di quanto avviene al di fuori del mercato, ovvero di tutti quegli eventi che, in modo diretto o indiretto, incidono sui prezzi. Essa si basa su un principio cardine: il mercato non è un compartimento stagno, dunque non è influenzato solo da quanto avviene al suo interno, dalle contrattazioni. Anzi, è legato da un rapporto di interdipendenza rispetto al contesto economico, finanziario, finanche politico e sociale.

I motivi di questa interdipendenza sono molteplici, e spesso cambiano in base agli asset o alle categoria cui gli asset appartengono. In linea generale, i prezzi vengono influenzati dagli eventi esterni in quanto questi impattano in maniera diretta o indiretta sulla domanda e sull’offerta.

Un esempio di impatto di tipo diretto è la politica monetaria delle banche centrali. Queste possono aumentare o abbassare i tassi di riferimento, ampliare o ridurre/azzerare i programmi di Quantitative Easing. In questo modo, restringono o estendono l’offerta di moneta, la quantità di denaro in circolo. Per la legge della domanda e dell’offerta (ma i fattori in gioco sono tanti), ecco che l’euro perde o acquisisce valore.

Nondimeno, l’impatto può essere indiretto. Ovvero – almeno nella maggior parte dei casi – l’asset non si comporta solo come strumento di investimento ma ricopre un ruolo simbolico, in quanto espressione della forza di un contesto più grande, spesso e volentieri un sistema economico.

Di nuovo, l’euro non è solo un mezzo di pagamento o un asset su cui investire. E’ anche espressione della forza delle economie europee. Quando la BCE si muove in senso espansivo, magari perché l’economia è debole (es. l’inflazione è inadeguata), l’euro “perde smalto” ed è oggetto di vendite. Questo è un esempio classico, benché stereotipato, ma rende l’idea.

L’analisi fondamentale a primo acchito può sembrare più semplice dell’analisi tecnica. D’altronde, non richiede un grande lavoro sui grafici, a poco a che vedere con la statistiche e con le formule matematiche. In realtà, è molto complessa in quanto richiede competenze specifiche di natura tecnica e interpretativa. Per riuscire a interpretare un evento, e intuirne l’impatto sui prezzi, il trader deve conoscere la storia del rapporto tra l’evento stesso e l’asset. Deve inoltre saper interpretare i segnali di trading, di modo da prevedere in anticipo l’esito dell’evento e, di conseguenza, il movimento che imprimerà ai prezzi.

Per esempio, è importante cogliere i segnali lanciati, implicitamente o esplicitamente, dai policy maker, in modo da sapere con largo anticipo come cambieranno le politiche monetarie.

Cosa èPermette infatti di raccogliere elementi utili per comprendere le reali condizioni del mercato e perfino per operare stime circa i movimenti futuri.
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Analisi di tipo macroeconomico

La macroeconomia è la disciplina che studia i “fatti” macroeconomici, ovvero le attività effettuate dai grandi gruppi economici. Nella stragrande maggioranza dei casi, studiare la macroeconomia significa studiare i grandi parametri, quelli che riassumono più o meno accuratamente le performance di un sistema economico.

Il PIL è un dato macroeconomico, come lo è il tasso di disoccupazione, l’inflazione, l’indice dei prezzi alla produzione, la produzione industriale, le vendite etc.

Analizzare le performance macroeconomiche significa porsi nella condizioni per capire come un asset si muoverà in futuro, se tale asset è legato a quella economia. Per esempio, una crescita esponenziale del PIL degli Stati Uniti, nella stragrande maggioranza dei casi imprime al dollaro una spinta rialzista.

L’argomento è incredibilmente vasto, in quanto asset diversi reagiscono a diversi parametri macroeconomici, e in maniera altrettanto variegata.

Le coppie di valute, per esempio, reagiscono intensamente ai parametri monetari, come l’inflazione. Le azioni emesse da multinazionali impegnate nel settore secondario reagiscono certo ai dati monetari, ma reagiscono molto più voracemente ai dati sulla produzione industriale.

Migliori piattaforme con dati per fare analisi

Di seguito vi proponiamo le migliori piattaforme online per operare sui mercati:

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offrono sezioni molto interessanti per fare analisi accurata dei dati.

Analisi fondamentale: come si usa nel trading online

L’analisi fondamentale è suscettibile delle peculiarità degli asset. In buona sostanza, si parla di analisi fondamentali, al plurale, a sottolineare il grado di specializzazione imposto dalla disciplina. Tuttavia, alcune prassi sono ricorrenti.

Per esempio, l’uso quotidiano e massiccio del calendario economico. Con questo termine si intende una sorta di “agenda” che riporta tutti, ma proprio tutti, gli eventi che possono impattare sul mercato, o almeno quelli con appuntamento fisso o programmabile. Per inciso, eventi di questo tipo sono chiamati market mover.

Sta al trader monitorare il calendario economico e approfondire i market mover interessanti ai fini dell’analisi.

Il difficile sta proprio nella cernita degli eventi, o market mover, da seguire in modo pedissequo. Ogni asset class ha i suoi, se non addirittura ogni asset.

Per esempio, se fate trading nel Forex, dovrete monitorare più di ogni altro evento i cambi di politica monetaria, o per meglio dire gli appuntamenti fissi nei quali vengono comunicate le decisioni delle banche centrali. Sempre in questa prospettiva, dovrebbero tenersi aggiornati sulle dichiarazioni che lasciano presagire questo o quel cambiamento. Nondimeno, devono seguire i dati macroeconomici, ,in particolare monetari, in quanto le banche centrali decidano sulla scorta di questi ultimi.

Discorso abbastanza diverso per quanto concerne i titoli azionari. Contano ovviamente anche i parametri macro, ma vanno studiati con estrema perizia anche quelli micro. Il riferimento è dai dati delle società stesse, che riassumono le performance nel contesto che li ospita: fatturato, utile, stato patrimoniale etc. Sono tutti parametri che indicano salute e prospettive delle aziende, e quindi orientano gli investitori.

Migliori piattaforme per fare trading e analisi

Di norma, i broker dovrebbero esclusivamente fornire servizi di intermediazione, ovvero il supporto tecnico che permette di operare nel mercato, vendere, comprare etc. Sempre più spesso, però, forniscono servizi collaterali, ovvero strumenti che consentono di analizzare il mercato. Dal punto di vista tecnico, certo, ma anche “fondamentale”.

Alcune piattaforme di trading mettono a disposizione approfonditi calendari economici, nonché un servizio di news feed che consente ai trader di tenersi aggiornati sulle notizie, e quindi sui possibili market mover. Ecco alcuni dei broker che, meglio di qualsiasi altro, coniugano l’offerta operativa con l’offerta analitica.

eToro

eToro è uno dei broker più famosi in assoluto, soprattutto per via del suo servizio di punta, il rivoluzionario Copy Trading, Grazie ad esso, è possibile copiare i trade di un altro utente per analizzarli. In realtà, il lavoro analitico si posta dal mercato ai trader (per scegliere quello più adatto) ma ciò non toglie nulla all’utilità del servizio.

Per il resto, eToro è un broker eccellente. L’infrastruttura tecnica è comoda e ricca di strumenti (analitici), l’offerta buona, i prezzi bassi. Anzi, le commissioni sono azzerate, sostituite da spread bassi e variabili (in base alle caratteristiche dell’asset). Il deposito minimo iniziale è morbido, e spalanca le porte anche alla gente comune.

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Plus500

Plus500 è uno dei broker più conosciuti. Offre la possibilità di negoziare su vari asset finanziari tramite CFD, con commissioni in linea con il mercato.

Plus500 adotta un approccio ai costi molto morbido. Il riferimento è alle commissioni, che anche in questo caso sono azzerate e sostituite da spread equilibrati. Analogamente, il deposito minimo iniziale è basso, alla portata anche dei non professionisti.

Infine, va segnalato il servizio di assistente, che è utile come pochi. Esso è raggiungibile mediante numerosi canali ed è disponibile in molte lingue.

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Indicatori per fare analisi di mercato

Vale la pena, in chiusura, soffermarsi anche sull’analisi tecnica. Con questa espressione, si intende lo studio dei prezzi e dei grafici al fine di intuire la presenza di pattern, e quindi stimare i movimenti futuri. Si basa sul principio secondo cui la “storia si ripete”, e quindi a un dato evento non può che seguire un dato esito.

Esistono strumenti di natura statistica che consentono di rintracciare questi pattern, e quindi raccogliere “indizi” circa il destino degli asset. Tali strumenti sono noti come indicatori, e in genere possono essere impostati e personalizzati..

Gli indicatori indagano sui movimenti di prezzo a lungo termine, producendo medie mobili più o meno complesse. Nondimeno, analizzano i volumi di acquisto/vendita, considerati indiziari rispetto ai movimento di prezzo. Analizzano spesso le “figure”, ovvero le particolari conformazioni grafiche che i prezzi, a mano a mano che le sessioni si susseguono, ricreano.

Inflazione e PIL

Vista la complessità dell’argomento, vale la pena approfondire alcuni market mover particolarmente – e trasversalmente – importanti. Per esempio, l’inflazione.

Come sicuramente saprete, l’inflazione è il parametro che suggerisce la velocità con cui aumentano i prezzi. Una inflazione moderata, intorno al 2% annuo, favorisce le attività economiche. Una inflazione molto più alta o molto più bassa crea distorsione.

L’inflazione impatta soprattutto sulle coppie di valute. Lo fa per due motivi: in primis, in quanto è sintomo di una condizione di debolezza o di forza delle valute. Una inflazione elevata, in genere, nasconda una valuta che anche in rapporto alle altre, si rivela debole. In secondo luogo, le prospettive di inflazione orientano le decisioni delle banche centrali. Una inflazione troppo bassa spinge le banche centrali ad abbassare i tassi di riferimento, manovra che aumenta l’offerta e di conseguenza comprime le quotazioni.

L’inflazione, in modo decisamente più indiretto, impatta anche sulle altre asset class, in quanto dice molto sulle condizioni generali di una economia. Sicché, anche alcuni titoli azionari e le materie prime possono risentire dei disordini lato inflazione.

Discorso simile per quanto concerne il Prodotto Interno Lordo. La sua progressione (o regressione) restituisce l’immagine di un’economia, e può spingere gli investitori a puntare su determinati asset o, di contro, a ignorarli.

Lavoro: i dati occupazione

Anche di dati del mercato del lavoro contano. Principalmente, per le dinamiche che abbiamo descritto fin qui, e che suggeriscono un rapporto di tipo simbolico tra i sistemi economici e gli asset che, in un modo o nell’altro, a tali sistemi sono collegati. Tuttavia, i dati sul lavoro possono incidere in maniera più diretta, se l’asset ha un’applicazione produttiva.

D’altronde, se per esempio i dati del lavoro sono pessimi, e suggeriscono quindi una economia in recessione, le imprese rischiano di ritrovarsi con molti invenduti (crolla il potere di acquisto generale) e rischiano di fallire. Ecco che ne risentono i relativi titoli azionari ma anche le materie prime, la cui domanda è legata strettamente alla capacità del tessuto imprenditoriale/produttivo di crescere e prosperare.

I più importanti market mover del lavoro il tasso di disoccupazione, il tasso di occupazione, la variazione del numero di occupati (che assume spesso una denominazione diversa a seconda dell’istituto che pubblica i dati).

Analisi fondamentale: le domande frequenti

Cos’è l’analisi fondamentale?

L’analisi fondamentale è una delle discipline più importante per un trader. Permette infatti di raccogliere elementi utili per comprendere le reali condizioni del mercato e perfino per operare stime circa i movimenti futuri.

Come funziona l’analisi fondamentale?

E’ una analisi da utilizzare in modo complementare ad altre analisi come quella tecnica, al fine di analizzare i mercati e fare previsioni sugli asset di mercato più accurate.

Quali sono i migliori broker con dati analitici?

Ci sono broker come eToro che offrono servizi di ausilio all’analisi per poter integrare le proprie attività di trading con dati analitici.

Analisi fondamentale - Infografica

Conclusioni

In questa guida abbiamo approfondito l’analisi fondamentale e abbiamo parlato anche della disciplina complementare, l’analisi tecnica. Complementare, appunto. La precisazione è d’obbligo, visto che spesso sono considerate antagoniste e alternative. D’altronde, si basano su principi apparentemente opposti.

Vanno praticate assieme, magari elevando una a controprova dell’altro. Quando una evidenza prodotta tramite l’analisi fondamentale (e viceversa) è confermata dall’analisi tecnica, allora vi sono ampie probabilità che tale evidenza sia corretta.

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