Unicredit diffonde a sorpresa conti Q3: balzo di quasi il 100% per l’utile netto

By on 25 Ottobre 2017 in Mercati, UniCredit (UCG) with 0 Comments


Dopo aver diffuso erroneamente, in anticipo, alcune indicazioni sui conti del terzo trimestre dell’anno, i vertici del gruppo bancario Unicredit hanno reso noto tutti i dettagli mancanti, fornendo benzina al titolo a Piazza Affari, che ha messo a segno un progresso di quasi 2 punti percentuali.

I dati diffusi dal management dell’istituto di credito di via Gae Aulenti hanno messo in luce per il terzo trimestre dell’anno dei ricavi pari 4,646 miliardi di euro, in discesa del 3,9% rispetto allo stesso periodo del 2016. Sorpresa molto positiva, invece, dall’utile netto rettificato, che attestandosi ad 838 milioni di euro, dai 447 milioni di euro dell’anno precedente, ha evidenziato una crescita di quasi il 90%. Il dato “Core“, non rettificato dalla cessione di Pioneer, invece, ha fatto registrare una performance trimestrale pari a 2,82 miliardi di euro. I vertici del gruppo hanno stimato, a fine Settembre, un coefficiente Cet1 fully loaded, superiore al 13,50%.

Nel periodo preso in considerazione, inoltre, le commissioni nette sono cresciute del 4,2%, attestandosi ad 1,592 miliardi di euro, mentre il margine d’interesse è sceso a 2,5 miliardi di euro, in calo del 3,5%. Le rettifiche sui crediti nel trimestre Luglio-Settembre sono diminuite del 38,8% rispetto al Q3 2016, attestandosi a 598 milioni di euro.

Molte case d’investimento, recentemente, hanno alzato la loro raccomandazione sul titolo. La media dei consensi sulle azioni UNICREDIT propende decisamente per il “Buy”, in particolar modo è stato apprezzato lo sforzo compiuto per il deconsolidamento dei crediti deteriorati. Unicredit, infatti, è al primo posto in Italia per la cessione di NPL per un importo vicino ai 20 miliardi di euro, da inizio anno.

Andamento titolo Unicredit sul breve-medio periodo


L’onda emotiva post-trimestrale ha consentito al titolo UNICREDIT di riportarsi al di sopra delle resistenze di breve-medio periodo rappresentate dalle medie mobili di riferimento a 10-25 e 50 periodi. Gli scambi giornalieri, infatti, si sono conclusi a quota 17,45 euro, oltre la media mobile a 10 periodi (la linea di colore azzurro sul grafico giornaliero, in alto) ed oltre la fascia di prezzi in area 17,30 euro, su cui transitano sia la media mobile a 25 che quella a 50 periodi (rispettivamente la linea di colore rosso e la linea verde sul grafico).

Tuttavia, l’uscita rialzista sopra le tre EMA appena indicate, necessita di un’ulteriore conferma, daily o meglio ancora di chiusura settimanale sopra tali livelli. Al rialzo, il primo obiettivo si colloca in area 17,60-17,65 euro, mentre il secondo target price atteso si estende in area 18 euro.

Al ribasso, invece, nuova debolezza in caso di discesa sotto le EMA maggiori, a 25 e 50 gg, quindi al di sotto di area 17,30-17,25 euro, con obiettivo primario sulla media mobile a 10 gg, identificata in area 17,15 euro. Persa EMA 10, le quotazioni potrebbero riavvitarsi velocemente prima verso quota 17 euro e successivamente verso area 16,70-16,60 euro, sui minimi ad una settimana.

Modello di trading sul titolo unicredit (UCG.MI) valido da 1 a 5 gg

Il modello di trading rialzista consiglia l’apertura di posizioni lunghe in caso di chiusura oraria sopra 17,49 e pronostica i primi due target price in area 17,56 e 17,63 euro; stop loss in caso di discesa sotto 17,39€ in close orario. Mantenere o aumentare l’esposizione rialzista in caso di estensione oltre 17,63€ in chiusura oraria, per cercare di prendere profitto in un primo momento a 17,73€ e successivamente a 17,80€; stop loss in caso di ritorno sotto 17,46€ in close orario.

Lecito aprire nuove posizioni lunghe in caso di close orario o daily maggiore di 17,80€, per cercare di sfruttare ulteriori slanci in area 17,87 e 18,02 euro, estesa a 18,13 euro; stop loss in caso di ritorno sotto 12,31 € in close orario o giornaliero. Ed ancora, Long sulla debolezza in caso di affondo in area 16,56€, in ottica di rimbalzo,in prima battuta a 16,73€ e successivamente a 16,92€; stop loss in caso di ulteriori flessioni sotto 16,38€ in chiusura oraria o daily.

Il modello di trading ribassista, invece, suggerisce l’apertura di posizioni corte in caso di close orario minore 17,39€ e consiglia di prendere i primi profitti in area 17,32 e 17,22 euro; stop loss in caso di ritorno oltre 17,49€ in chiusura oraria. Mantenere o aumentare le operazioni Short in caso discesa sotto 17,22€ in chiusura di candela oraria, per cercare di sfruttare ulteriori cali in un primo momento a 17,09€ e successivamente a 16,92€; stop loss in caso di ritorno sopra 17,46€ in close orario.

Si consiglia di aprire nuove posizioni al ribasso in caso di flessione sotto 16,92€ in close orario o giornaliero, con l’intento di ricoprirsi in area 16,82 e 16,73 euro, estesa a 16,56€ ;stoppare le operazioni in caso di recupero di 17,09€ in close orario o daily. Ed ancora, short speculativi in caso di estensioni rialziste in area 18,13€ ,per sfruttare eventuali correzioni di prezzo prima a 18,02€ ed in seconda battuta a 17,87€; stop loss in caso di ulteriori allunghi oltre 18,32€ in chiusura di candela oraria o giornaliera.

Post a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Top