Soddisfazione per l’aumento di capitale per il Banco Popolare

By on 27 Giugno 2016 in Mercati with 0 Comments

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Il Banco Popolare ha concluso con grande successo l’aumento di capitale per un ammontare complessivo di 990 milioni di euro ed è stato sottoscritto al 99,4%. Hanno aderito Fondazione Carilucca, Fondazione Cariverona, Unipol, Aviva, Sandro Veronesi (Calzedonia). Inoltre è previsto a breve il perfezionamento della fusione con la Banca popolare di Milano, dando così vita ad un polo lombardo-veneto di dimensioni considerevoli.

Il Banco Popolare è nato il 1° Luglio del 2007 grazie ad un progetto portato avanti da alcune tra le più imporanti realtà storiche del credito popolare con un aggregato di esperienze ultra centenarie. Insieme hanno deciso di unire le proprie tradizioni, competenze e prospettive per creare un sistema forte che a oggi conta di 1.800 filiali e 2,6 milioni di clienti.

Il CEO di Banco Popolare, Pierfrancesco Saviotti, ha commentato l’operazione di aumento di capitale con compiacimento: «È una soddisfazione enorme. Sono particolarmente felice perché abbiamo ottenuto questo risultato in un contesto di mercato molto difficile, con una grande partecipazione del retail e senza l’intervento delle banche garanti Mediobanca e BofA Merril Lynch, a cui va il mio ringraziamento».

I grandi soci hanno confermato all’unanimità la propria fiducia al Banco Popolare e a pochi giorni dall’operazione, l’aumento è già tutto esaurito. Tra i sottoscrittori, la quota maggiore appartiene alla Fondazione Carilucca, socia con il 2,27% mentre tra quelli privati spicca il consigliere del Banco Sandro Veronesi (patron di Calzedonia) che ha investito circa 16,5 milioni tra azioni e diritti e rappresenta circa l’1% del capitale.

Il Banco Popolare aveva perso anche al 70% da inizio anno, ma durante l’aumento ha tenuto bene: nonostante le tensioni dei mercati a causa del referendum britannico sul Brexit, sia la parte retail (sottoscrivendo il 35%) sia gli istituzionali hanno mostrato di credere nelle prospettive post fusione dell’istituto. Banco Popolare ha precisato «che i diritti di opzione non esercitati saranno offerti in Borsa da venerdì e fino al 30 giugno, salvo chiusura anticipata. I diritti potranno essere utilizzati per la sottoscrizione delle azioni al prezzo di 2,14 euro, nel rapporto di 9 azioni ogni 7 diritti».

Azioni Banco Popolare in tempo reale

Adesso ci sono anche i margini per un riallineamento con la Banca popolare di Milano e si assiste ad una complessiva rivalorizzazione delle due banche: insieme valgono circa 4,5 miliardi di euro.
Contemporaneamente è aumentato il capitale anche di Veneto Banca, con 1 milardo di euro permettendo alla BCE (Banca Centrale Europea) di autorizzare il Fondo Atlante per assumere una partecipazione «qualificata e in misura eccedente il 50%». Così facendo il Fondo Atlante sarà azionista di entrambe le banche venete in difficoltà, con una previsione di fusione delle due banche (Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza).

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