Pirelli: bilancio 2017 e previsioni 2018


Pirelli ha chiuso il 2017 con utili e ricavi in crescita. In forte calo l’indebitamento finanziario netto del gruppo della Bicocca. Positive le stime per il 2018.

Pirelli utili e ricavi 2017

Pirelli ha archiviato l’esercizio 2017 con ricavi in crescita del 7,6 per cento a 5,35 miliardi di euro dai 4,97 miliardi registrati nel 2016. Il consensus degli analisti era pari a 5,4 miliardi. L’ebit adjusted è aumentato del 9,7 per cento a quota 926,6 milioni di euro, registrando un margine sui ricavi in progresso al 17,3 per cento.

Buone notizie sul fronte dell’utile netto, aumentato a 175,7 milioni di euro dai 147,6 milioni del precedente esercizio. In risalto positivamente anche il risultato delle attività in funzionamento, in progresso del 60,5 per cento a quota 263,4 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto è sceso a 3,21 miliardi di euro rispetto ai 4,91 miliardi del 2016.

Soddisfazione per i risultati raggiunti nell’esercizio è stata espressa dal Ceo di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, nel corso della conference call di presentazione dei conti, in linea con il percorso previsto dal piano industriale 2017-2020.

Pirelli: fatturato e previsioni 2018

Dal punto di vista geografico, i mercati del Vecchio Continente hanno chiuso il 2017 con una crescita organica del fatturato del 7,5 per cento.

I territori che hanno comunque registrato la più elevata redditività sono le aree Apac e Nafta. Quest’ultima ha conseguito una crescita organica dei ricavi del 7,4 per cento mentre l’Apac un fatturato in miglioramento del 14,3 per cento rispetto al precedente esercizio.

Significativi progressi sono stati ottenuti anche in America Latina, come confermato dallo stesso Marco Tronchetti Provera, sottolineando le buone opportunità che offrono questi territori, sempre monitorati con estrema attenzione dal gruppo.

Con riguardo alle previsioni per l’esercizio 2018, i vertici di Pirelli si attendono un ammontare di ricavi in rialzo almeno del 6 per cento e un ebit adjusted ante oneri non ricorrenti superiore a 1 miliardo di euro. Il rapporto tra la posizione finanziaria netta e l’ebitda adjusted per gli oneri non ricorrenti e i costi di start up è atteso invece a circa 2,3 volte nell’esercizio 2018 (2,7 volte a fine 2017).

Il consiglio di amministrazione della società, come già noto, proporrà all’assemblea degli azionisti di non distribuire alcun dividendo.

Il titolo Pirelli a Piazza Affari in questo momento arretra dell’1,4 per cento a quota 7,184 euro.

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