Oneri straordinari legati al piano fiscale usa dimezzano gli utili trimestrali di Bank of America


La stagione delle trimestrali negli Stati Uniti è appena entrata nel vivo, e come di consuetudine sono state le “big bank“ quotate a Wall Street a rilasciare i primi numeri sui conti dei rispettivi bilanci degli ultimi 3 mesi del 2017.

Utili quasi dimezzati per il gigante Bank of America, che ha chiuso il quarto trimestre dello scorso anno con un risultato pari a 2,4 miliardi (20 cent di dollaro per azione), in netta flessione dai 4,5 miliardi del periodo Ottobre-Dicembre 2016. BoA, come del resto tutti gli istituti di credito USA, ha pagato dazio per oneri straordinari legati all’entrata in vigore del piano fiscale targato Trump, per far fronte al calo atteso per quanto concerne i minor crediti d’imposta. Al netto degli oneri straordinari l’utile netto sarebbe stato pari a 3,3 miliardi di dollari ( 47 cent. dollaro per azione) oltre i pronostici degli analisti.

I ricavi, infatti, hanno evidenziato un aumento a 20,44 miliardi di dollari, dai 19,99 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno scorso, ma in calo rispetto ai 21,49 miliardi di dollari attesi dagli analisti. Il bilancio trimestrale di Bank Of America, inoltre è stato gravato per 292 milioni di dollari dai guai di un suo grosso cliente, la società sudafricana, ma di matrice tedesca Steinhoff, recentemente colpita da guai giudiziari, accusata di aver truccato i propri bilanci.

Il passo falso del colosso bancario statunitense sui conti trimestrali si è tradotto con un calo del common equity tier 1, in flessione all’11,8%, dall’11,9% dei tre mesi precedenti. Tuttavia un parametro di bilancio superiore all’11% fatto registrare nello stesso periodo del 2016. In lieve flessione anche il valore di libro, sceso su base trimestrale a 23,80 dollari per azione, dai 23,87 dollari per azione della precedente rilevazione. In valore tangibile, invece, si è attestato a 16,96 dollari, dai 17,18 dollari del trimestre precedente.

Andamento titolo Bank of America sul breve-medio periodo


Dopo un’apertura delle contrattazioni in rosso, con il titolo che è scivolato di 2,5 punti percentuali nell’intraday, le quotazioni hanno recuperato quasi tutto il terreno perso, rimbalzando dal primo supporto di brevissimo, rappresentato dalla media mobile a 10 periodi (la linea di colore azzurro sul grafico giornaliero, in alto). Al momento il sentiment di breve-medio periodo rimane quindi positivo, anche se non si escludono possibili flessioni sul primo sostegno daily, che si colloca in area 30-29,90 dollari, zona su cui transita la media mobile a 25 periodi (la linea di colore rosso sul grafico).

Nulla di preoccupante per il quadro tecnico di medio periodo, finché il titolo continuerà a scambiare al di sopra della media mobile a 50 periodi (la linea di colore verde sul grafico), che transita in area 29 dollari. Al rialzo, invece, attesi nuovi allunghi in caso di ritorno oltre area 31,50 dollari in chiusura daily per ambire ad un veloce ritorno, prima verso area 32 dollari e successivamente verso i 34 dollari per azione, resistenza di notevole importanza, che potrebbe frenare l’eventuale nuova gamba rialzista.

Pattern di trading sul titolo Bank of America (BAC.N) valido da 1 a 5 giorni

Il pattern di trading rialzista consiglia di attivare operazioni Long in caso di ulteriore recupero oltre 31,43$ in chiusura oraria e pronostica i primi due obiettivi in area 31,62 e 31,79 dollari; stop loss in caso di discesa sotto 30,92$ in chiusura oraria. Mantenere o aumentare le posizioni Long in caso di break-out orario di 31,79$, per cercare di prendere profitto in un primo momento a 31,95$ e successivamente a 32,05$; stop loss in caso di ritorno sotto 31,43$ in close orario.

Ed ancora, suggerita l’apertura di nuove posizioni al rialzo in caso di strappi oltre 32,05$ in chiusura oraria o daily, per sfruttare eventuali allunghi in area 32,21 e 32,54 dollari, estesa a 32,86$; stop loss in caso di ritorno sotto 31,79$ in close orario o giornaliero. Long sulla debolezza in caso di affondo in area 29,40$, per approfittare di eventuali rimbalzi, prima a 29,61$ ed in seconda battuta a 29,90$; stop loss in caso di ulteriori cali sotto 29,20$ in chiusura oraria o daily.

Il pattern di trading ribassista, invece, si attiva in caso di discesa sotto 30,92$ in chiusura di candela oraria e fissa i primi due target price in area 30,69 e 30,44 dollari ; stop loss in caso di recupero oltre 31,43$ in close orario. Mantenere o incrementare le posizioni corte in caso di flessione sotto 30,44$ in close orario, per tentare di ricoprirsi in primo luogo a 30,28$ e successivamente a 30,10$; stop loss in caso di ritorno sopra 30,92$ in close orario.

Insistere con nuove operazioni al ribasso in caso di rottura del supporto orario a 30,10$, per sfruttare possibili affondi in area 29,90 e 20,61 dollari, estesa a 20,40$ ; stop loss in caso di ritorno sopra 30,44$ in close orario o daily.Suggeriti Short speculativi in caso di estensioni al rialzo in area 32,86$, per approfittare di eventuali correzioni di prezzo in prima battuta a 32,54$ ed in un secondo momento a 32,05$; stop loss in caso di ulteriori allunghi oltre 33,20$ in close orario o giornaliero.

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