Mediaset: bilancio in profondo rosso

By on 20 Aprile 2017 in Mediaset SpA (MS), Mercati with 0 Comments


Per Mediaset è il peggior bilancio della storia. Perdita record, ebit in rosso per 189,2 milioni, costi saliti a oltre 3 miliardi e debito a 1,16 miliardi. Lo scontro con Vivendi ha inciso notevolmente sui conti dello scorso esercizio.

Mediaset perdita record

È il peggior bilancio della storia di Mediaset con perdita record di 294,5 milioni di euro.

I motivi sono da ricondursi principalmente alla causa con il socio transalpino Vivendi, costata lo scorso anno 341,3 milioni di euro. In forte crescita anche i costi in Italia che hanno oltrepassato i 3 miliardi di euro.

Il gruppo tv controllato dalla famiglia Berlusconi ha archiviato il 2016 con ricavi in rialzo del 4 per cento a 3,667 miliardi di euro e un margine operativo lordo diminuito del 14,2 per cento a 1,172 miliardi di euro. L’ebit è stato negativo per 189,2 milioni di euro rispetto a un dato positivo di 230,7 milioni del precedente esercizio. La perdita record di 294,5 milioni di euro incide pesantemente sui risultati a fronte di un 2015 che si era chiuso con un utile di 3,8 milioni.

La società guidata da Pier Silvio Berlusconi, in un comunicato stampa, ha evidenziato che lo scontro con Vivendi ha prodotto un passivo aggiuntivo di 72 milioni di euro. L’indebitamento è salito a 1,16 miliardi di euro a fronte degli 859,4 milioni del precedente esercizio.

Mediaset: la situazione in Borsa

Mediaset: raccolta pubblicitaria

In Italia i ricavi sono risultati in rialzo a 2,67 miliardi dai 2,55 miliardi di euro del periodo precedente, grazie ad una crescita del 2,8 per cento della raccolta pubblicitaria a 2,058 miliardi.

I margini sono però diminuiti: l’ebitda è calato da 938,8 milioni a 730,5 milioni e l’ebit è risultato negativo per 489,1 milioni di euro. La perdita è stata di 380,1 milioni di euro, con i costi saliti del 21,9 per cento a quota 3,09 miliardi di euro.
Il piano strategico al 2020 del gruppo prevede come obiettivi una crescita della quota del mercato pubblicitario in Italia al 39 per cento (dal 37,4 per cento) e un progressivo miglioramento dell’ebit di 468 milioni di euro.

I vertici del gruppo presieduto da Fedele Confalonieri hanno sottolineato come il raggiungimento degli obiettivi sono ancora alla portata ed è già previsto un ritorno all’utile per la fine dell’esercizio in corso. A tal proposito il management rende noto che il primo trimestre del 2017 si è chiuso con una raccolta pubblicitaria in crescita del 2,4 per cento.

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