Indice Dow Jones

Il “Trader Smart” conosce senza dubbio il trading con gli indici, e apprezza il loro basso rischio e alta diversificazione. Investire in un indice, è infatti sinonimo di sicurezza, solidità e alta diversificazione del proprio portafoglio, in quanto investendo in un indice, si investe (nella gran parte dei casi) nell’economia di un paese e nelle sue più grandi aziende. L’esempio perfetto di “un indice fatto bene”, è proprio il Dow Jones 30, un indice leggendario, che da anni sta fornendo ottimi profitti ai suoi investitori, ecco qua l’andamento impressionante degli ultimi 15 anni:

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L’indice è dunque passato dai 13k ai 17k punti in pochissimo tempo, permettendo al Dow Jones di essere uno dei migliori indici sulla piazza del trading online mondiale.

Il Dow Jones Industrial Average (DJIA) è indice con prezzo ponderato di 30 titoli molto importanti, tutti quotati al New York Stock Exchange (NYSE) e al NASDAQ. Il DJIA è stato inventato da Charles Dow nel 1896.

Spesso definito come “il Dow,” il DJIA è uno dei più antichi indici più seguiti al mondo e comprende aziende come General Electric Company, la Walt Disney Company, Exxon Mobil Corporation e Microsoft Corporation. Quando le reti televisive, come ad esempio il TG1 Economia, si riferiscono “alle Borse Americane” o “Wall Street”, generalmente si riferiscono all’Indice Dow Jones.

Curiosità sull’Indice Dow Jones

Prende il nome dal fondatore dell’indice Charles Dow e il suo socio Edward Jones, il Dow Jones Industrial Average è stato progettato per servire come accesso per la grandissima economia degli Stati Uniti.
Quando l’indice fu lanciato, includeva solo 12 aziende che erano quasi esclusivamente del settore industriale. I primi componenti presenti nell’indice, venivano dal mondo delle ferrovie, cotone, gas, lo zucchero, il tabacco e l’olio. General Electric è l’unico dei componenti originali del Dow che è ancora una parte dell’indice nel 2016.

L’economia cambia nel tempo, ed anche l’indice Dow Jones “muta” negli anni. Il Dow tipicamente cambia quando una società sperimenta difficoltà finanziarie e diventa meno rappresentativa dell’economia USA, o quando si verifica un cambiamento economico più ampio e un cambiamento deve essere fatto in modo da riflettere sull’indice.

L’indice è cresciuto raggiungendo il livello record di ben 30 componenti nel 1928, e ha cambiato i componenti per un totale di 51 volte. Il primo cambiamento è avvenuto appena tre mesi dopo che l’indice è stato lanciato. Nei suoi primi anni fino ai tempi della grande depressione, ci sono stati molti cambiamenti ai suoi componenti. Nel 1932, sono stati sostituiti otto titoli all’interno del Dow. Tuttavia, durante questo cambiamento, i titoli di Coca-Cola Company e la Procter & Gamble Co. sono stati aggiunti all’indice, due titoli che fanno ancora parte del Dow, tutt’oggi nel 2016.

Il più recente cambiamento su larga scala per il Dow ha avuto luogo nel 1997, quando quattro dei componenti dell’indice sono stati sostituiti. Due anni più tardi, nel 1999, altri quattro componenti del Dow sono stati cambiati. La modifica più recente ha avuto luogo il 19 marzo 2015, quando Apple, Inc. sostituì la AT & T, Inc.

Componenti del Dow Jones

I componenti del Dow Jones arrivano principalmente dal NYSE, ma ci sono alcuni componenti provenienti anche dal NASDAQ.

Ecco la lista: 3M, American Express, Apple, Boeing, Caterpillar, Chevron, Cisco, Coca-Cola, Du Pont, ExxonMobil, General Electric, Goldman Sachs, Home Depot, IBM, Intel, Johnson & Johnson, JPMorgan Chase, McDonald’s, Merck, Microsoft, Nike, Pfizer, Procter & Gamble, Travelers, Unitedhealth Group, United Technologies, Verizon, Visa, Wal-Mart, Walt Disney.

Interessante notare che l’unico marchio del settore alimentare (se così lo vogliamo chiamare) presente nel Dow, è McDonalds, la catena di fast-food più famosa al mondo. L’ultimo titolo approdato nell’indice è la Apple, l’azienda con la più grande capitalizzazione al mondo. Il titolo che è da più tempo presente nell’indice è ExxonMobil.

Come investire nel Dow Jones

Vi hanno convinto i dati che vi abbiamo appena fornito? Siete pronti per investire nello storico indice americano, che vanta le più grandi aziende presenti negli States? Bene, adesso vorremmo guidarvi nel percorso di investimento nel Dow Jones, in quanto è molto importante sapere fin da subito dove mettere i propri soldi, in quanto le truffe là fuori sono molte, ed anche pericolose. Ecco quello che vi serve:

– Una connessione e un computer (immagino già l’abbiate, ma è meglio avere un computer fisso, in modo da fare le cose con più calma).
– Utenza (bolletta), Carta Identità
– I soldi che volete investire

Ecco, siamo pronti. Vi abbiamo consigliato di prepararvi queste cose in quanto durante la registrazione ad un broker per fare trading con il Dow Jones, vengono richiesti i vostri dati personali, ed è sempre averli sottomano per evitare rallentamenti nel vostro investimento. È bene infatti investire subito, proprio per evitare di perdere il prossimo treno del movimento rialzista dell’Indice Dow Jones.

Adesso che avete tutti i dati con voi, è arrivato il momento di scegliere un broker professionale per fare trading con l’indice Dow Jones. Noi abbiamo fatto una ricerca e test di mesi, e siamo al 100% sicuri di consigliarvi il broker che usiamo da anni: Plus500. Plus500 UK Ltd è autorizzata dalla Financial Conduct Authority (FCA) con licenza FRN 509909. Plus500 CY LTD è autorizzata and regolata dalla Cyprus Securities and Exchange Commission (Cysec) con Licenza No. 250/14.

Una volta che vi siete registrati al broker, inserite tutti i vostri dati personali, e confermate il numero di cellulare, in modo da attivare il vostro account gratuitamente. Dirigetevi poi sull’App di Trading, e scrivete “DOW JONES” o “USA 30” nella barra di ricerca, ecco cosa vi comparirà:

Cliccate quindi su Short oppure su Acquista:

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Prezzo illustrativo, potrebbe essere diverso al momento del trading.

Dovrete scegliere il Take Profit, lo Stop Loss e tutte le altre info tecniche per l’apertura di una posizione di trading. È tuttavia sufficiente una semplice selezione del quantitativo che volete investire, e del livello di stop loss e take profit.

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