Comprare Petrolio: guida per investire con i CFD [2021]

By on 7 Giugno 2021 in Materie prime, Petrolio (WTI) with 0 Comments

Comprare petrolio, venderlo e farci del surplus, insomma “investire” è un’idea per chi vuole mettere a frutto il proprio capitale con un’attività più o meno speculativa.

Il petrolio è infatti uno degli asset ideali per il trading, vista la sua leggibilità e la frequenza delle oscillazioni. E’ possibile investire in molti modi, facendo riferimento a parecchi prodotti. Tra questi spiccano proprio in CFD.

Ne parliamo in questa guida. Faremo riferimento al petrolio in quanto asset, descriveremo le metodologie di trading più diffuse, opereremo una distinzione tra le varie tipologie di petrolio. Infine, presenteremo i migliori broker che permettono di investire sul petrolio.

Tra i broker adatti a investire sulle commodities troviamo OBRinvest. Si tratta di una piattaforma regolamentata con servizi innovativi come quello dei segnali che permettono di ricevere consigli su come operare sui vari asset, come in questo caso le materie prime. Per saperne di più sui segnali clicca qui per visitare il sito ufficiale.

Comprare Petrolio : che significa

Innanzitutto, è bene chiarire cosa si intenda per “comprare petrolio”. E’ una espressione molto diffusa, per quanto tecnicamente impropria. Infatti, dà l’idea di un’attività che, nel mondo reale, è sostanzialmente impossibile: comprare fisicamente petrolio, ovvero il petrolio in quanto tale. Tale attività è così irrealistica che l’advertising di un famoso broker ci scherza addirittura su, ritraendo un uomo in giacca e cravatta che fa rotolare un barile di petrolio.

Conviene investire sul Petrolio?

In realtà, comprare petrolio, almeno per la quasi totalità delle persone e delle organizzazioni, significa acquistare prodotti che hanno il petrolio come sottostante. Questi prodotti consentono, in maniera più o meno diretta, di “sfruttare” le oscillazioni di prezzo. Tra i prodotti in questione spiccano il trading CFD, ma figurano anche i Future, gli ETF e altro ancora.

Questa dinamica non è esclusiva del petrolio. Di base, riguarda tutte le materie prime. Non è un caso: le materie prime sono spesso deperibili, o comunque richiedono un’attività di gestione e manutenzione che mal si concilia con le esigenze degli investitori. Da qui, la necessità di investire con qualcosa che rappresenti l’asset, più che con l’asset stesso.

Broker per investire sul petrolio

Prima di continuare vi presentiamo le migliori piattaforme di trading per operare con le commodities:

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Petrolio: il WTI e il Brent

Un’altra precisazione da fare riguarda due termini che si sentono spesso, quando si parla di petrolio e soprattutto di trading sul petrolio: WTI e Brent.

Con WTI e Brent si intendono le due tipologie più importanti di petrolio. Non sono certo le uniche, ma fungono comunque da benchmark per comprendere le condizioni – dal punto di vista dei prezzi e non solo – in cui versa il mondo dell’oro nero in generale. Al di là della loro portata simbolica, presentano delle caratteristiche fisiche ben precise e sono coinvolte in dinamiche altrettanto circoscritte.

Il WTI può essere definito come il “petrolio degli Stati Uniti”. Infatti, la sigla sta per West Texas Intermediate. In particolare, viene estratto in Texas, in Nord Dakota e in Louisiana.

Il Brent può essere invece definito come il “petrolio del Regno Unito”. E’ estratto nel mare del Nord, tra le isole britanniche e la penisola scandinava.

Di base, il WTI vanta una qualità migliore del Brent, è più raffinato e rende di più a livello di carburante e prodotti lavorati. Tuttavia, è il Brent a costare di più. Il motivo è semplice: essendo estratto in mare, e dunque a due passi dalle rotte commerciali, impone sfide logistiche meno impegnative. Dunque, la domanda è maggiore.

Quotazione prezzo del petrolio

Di seguito trovate la quotazione del prezzo del petrolio aggiornata in tempo reale:

Investire sul petrolio con i CFD

Ecco dunque alla parte relative ai CFD sul petrolio. Cosa sono i CFD? In buona sostanza, sono dei prodotti derivati simili ai Future. La differenza rispetto a questi ultimi riguarda l’origine. I Future sono emessi da enti riconosciuti, che vantano una funzione pubblica. I CFD sono Over The Counter in quanto emessi dai broker.

Da questa differenza derivano tutte le altre. In primis, non dovendo attraversare una trafila burocratica “immensa”, sono più facili da predisporre e, di conseguenza, più numerosi.

In secondo luogo, per il medesimo motivo, sono meno costosi. Le commissioni sono mediamente inferiore e spesso sono addirittura assenti, e sostituite dagli spread. Ciò non toglie nulla alle garanzie di sicurezza, anzi. I broker che emettono i CFD sono strettamente regolamentati, e devono sottostare a regole molto rigide, almeno in Europa (ma accade lo stesso anche nel contesto anglosassone e asiatico).

Trading sul Petrolio con eToro

eToro è uno dei grandi nomi del trading online. E’ conosciuto soprattutto per il suo servizio di punta, il Copy Trading. Grazie a questo servizio è possibile replicare i trade di un altro investitore. Ovviamente, scegliere l’investitore giusto è tutt’altro che semplice, ma si tratta comunque di un servizio estremamente interessante.

Al di là di ciò, eToro fa decisamente il suo mestiere. Mette a disposizione molti asset, parecchi CFD. I suoi prezzi sono concorrenziali: le commissioni sono azzerate e gli spread piuttosto bassi. L’infrastruttura di base è buona, l’assistenza è di primo livello.

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CFD sul petrolio di Plus500

Anche Plus500 è uno dei migliori broker più famosi in assoluto. Offre la possibilità di negoziare sui CFD su vari asset di mercato con commissioni in linea col mercato.

L’assistenza è di livello, presente in molte lingua e raggiungibile su una pluralità di canali.

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Comprare Petrolio con Capital.com

Capital.com è un ottimo broker. L’offerta di asset è molto buona e comprende parecchi prodotti sul petrolio. Stupisce anche l’offerta di account. Ce ne sono di numerosi, e ciascuno ha le sue funzionalità e i suoi costi. Un modo, questo, per rendere l’approccio al trading più progressivo, e cucire l’offerta su misura di tutti.

Un altro punto a favore di Capital.com riguarda i costi. Oltre alle commissioni azzerate, si segnala un deposito minimo iniziale di 20 euro. Una cifra incredibilmente bassa, praticamente un record nel mondo del trading. Alla luce di ciò, Capital.com si rivolge a tutti, ma proprio a tutti.

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Comprare ETF Petrolio

Un prodotto interessante, tra quelli che consentono il trading con il petrolio, è l’ETF. Stiamo parlando di un fondo di risparmio gestito sui generis, che esiste da molti anni ma che solo di recente ha acquisito una certa notorietà.

Un ETF è un fondo passivo: il gestore, anziché puntare al massimo guadagno possibile investendo (più o meno) a suo descrizione il capitale altrui, si pone il solo obiettivo di replicare le performance di un sottostante. Nel caso degli ETF petrolio, il gestore non fa altro che “vendere e comprare” in modo che il fondo segua il prezzo del petrolio.

E’ un prodotto innovativo e utile allo stesso tempo. In primis, riduce la discrezionalità del gestore, che potrebbe essere competente o meno competente, fortunato e meno sfortunato. In secondo luogo, permette di trasformare le oscillazioni di prezzo in rendimento. Inoltre, acquistando questo o quell’ETF, l’investitore sa esattamente a cosa va incontro, in quanto può stimare egli stesso in prima persona “prevedendo” le performance del sottostante (ovvero dell’asset replicato).

Gli ETF sono interessanti anche perché pongono in essere due modalità di investimento. E’ possibile acquistare quote di ETF e attendere i rendimenti, un po’ come si farebbe con i dividendi di un titolo azionario. E’ possibile, di contro, acquistare e vendere le quote, trasformando gli ETF stessi in asset.

Ma c’è di più; è possibile creare dei CFD sugli ETF. In questo modo, sono gli ETF a diventare un sottostante. Insomma, le possibilità sono numerose, dunque in grado di intercettare le varie e molteplici esigenze dei trader.

Conviene comprare Petrolio

Alla luce di tutto ciò, una domanda sorge una spontanea: è utile comprare petrolio. O, per meglio dire, conviene investire sul petrolio? Ogni trader deve rispondere per se stesso, ma si può affermare senza tema di smentita che sì, l’investimento sul petrolio merita come minimo di essere preso in considerazione. E i motivi sono almeno tre.

Il petrolio è leggibile. E’ la materia prima più importante del pianeta, quindi è legata in modo “radicale” con l’economia reale e le attività produttiva. Ciò significa che i suoi market mover sono stabili ed esercitano una influenza più o meno sempre uguale a se stessa.

Il petrolio produce oscillazioni frequenti. L’oro nero è volatile, ma in un modo che non mette necessariamente in crisi gli investitori. Le oscillazioni sono mediamente moderate e molto frequenti, l’ideale per chi vuole “inserirsi” e generare del surplus.

Il petrolio è al centro della scena. Proprio in virtù della sua importanza, e per l’economia e per il mondo degli investimenti, il petrolio è oggetto di analisi, ricerche, outlook e altro ancora. Dunque, al trader non manca mai materiale per orientarsi. Ciò facilita il lavoro di analisi, rende più agevole l’elaborazione di una strategia di investimento.

Infine, va segnalata l’abbondanza di metodi e prodotti per investire sul petrolio. D’altronde, ne abbiamo dato un assaggio nei paragrafi precedenti: tra CFD, Future, ETF e CFD su ETF c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Previsioni sul petrolio

E’ utile, giunti a questo punto, fare una panoramica del prezzo del petrolio, in relazione al presente certo ma anche e soprattutto al breve periodo. Ebbene, il petrolio ha attraversato un 2020 molto difficile, in quanto ha sofferto del drammatico calo della domanda, a sua volta generato dalla crisi sanitaria e dalle misure di contenimento. E’ giunto ai minimi storici, mentre i Future hanno addirittura segnato per un breve periodo di tempo un valore negativo.

Successivamente, con la diffusione delle notizie confortanti sui vaccini, il vento è cambiato. Gli investitori si sono convinti che la luce in fondo al tunnel fosse ben visibile, per il contesto sanitario e per l’economia, e hanno iniziato a scontare una domanda in crescita. Il petrolio si è dunque rapidamente ripreso e ad oggi (giugno 2021) i numeri sono confortanti, e suggeriscono una condizione di normalità.

Quali sono le prospettive del petrolio per il resto del 2021? Dipende dalla capacità dell’economia mondiale di rispettare le promesse. Se il mondo uscirà dalla pandemia, o almeno dall’emergenza, allora le speranze si riveleranno ben riposte. Altrimenti, se si ci saranno sorprese negative, il petrolio potrebbe subire un effetto rebound e crollare sotto i colpi di una ripresa economica asfittica o inesistente.

Comprare Petrolio in Banca è possibile

Prima di presentare i broker migliori è bene fare una precisazione sul ruolo delle banche. D’altronde, quando la gente comune pensa agli investimenti, fa riferimento spesso alle banche.

E’ possibile comprare petrolio in banca, o per meglio dire investirci su? La risposta è sì. Le banche propongono prodotti che si basano sul petrolio, in alcuni casi predispongono anche servizi di trading, fungendo – per l’appunto – da broker.

Tuttavia, potrebbe non essere un’ottima idea fare riferimento alle banche per i propri investimenti speculativi. Posta la buona fede, le banche soffrono di un problema strutturale: impongono commissioni mediamente elevate. D’altronde, devono sopportare costi di gestione pesanti ed è inevitabile che si rifacciano sui clienti. Dunque, forse è meglio puntare ai broker retail, che hanno una struttura più leggera e dunque sono in grado di “fare” prezzi migliori.

Comprare Petrolio: le domande frequenti

Come comprare Petrolio?

Il termine più corretto sarebbe trading sul petrolio, ad ogni modo si può comprare Petrolio sfruttando strrumenti come futures e CFD.

Qual è il modo migliore per comprare Petrolio?

La maggioranza dei traders retail sfrutta il trading tramite derivati in modo da negoziare sull’andamento del prezzo senza pagare inutili commissioni.

Quali sono i migliori broker per comprare petrolio?

Uno dei broker più adatti è sicuramente eToro che permette di copiare le operazioni dai migliori in modo quasi automatico. Ci sono però altri broker interessanti come OBRinvest hce mettono a disposizione i segnali operativi, un bel vantaggio per chi è agli inizi.

Comprare Petrolio

Conclusioni

In conclusione, cosa dire sul trading con il petrolio? Di base, siamo di fronte a un’attività che merita di essere presa in considerazione, come minimo in una prospettiva di diversificazione. Le possibilità sono numerose, dunque i trader non faticheranno a trovare la propria dimensione, il contesto più idoneo per esprimersi.

Per quanto il petrolio sia un asset ideale per gli investimenti (es. è leggibile) va maneggiato con estrema cura. Il consiglio, dunque, è di “fare delle prove”. Magari, aprendo un conto demo prima di iniziare a investire.

I broker che abbiamo presentato come ad esempio eToro o OBRinvest offrono un conto demo, ovvero un account che simula le attività di trading, ponendo come riferimento il mercato reale.

Un modo per fare la tara delle difficoltà che, inevitabilmente, il mercato del petrolio pone davanti ai “non esperti” di questo importante asset.

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