Bande di Bollinger: come funzionano

By on 14 Settembre 2015 in Guide with 0 Comments

Per fare trading online ai massimi livelli bisogna anche essere dei buoni analisti. Anche se sei un principiante sicuramente ti sarai già trovato di fronte ad un grafico di trading, bene devi sapere che sul grafico quasi ogni cosa che osservi ha un significato ben preciso e per fortuna che sia così, altrimenti verrebbe meno la possibilità stessa di investire. Essere un bravo analista tecnico significa guardare i grafici e sapere già dove mettere le mani per piazzare ordini di acquisto e di vendita efficaci, ma non preoccupato perché per farlo non sei mai da solo, dalla tua parte, infatti, hai sempre gli indicatori tecnici di trading.

Le bande di Bollinger sono uno di quegli indicatori in grado di offrirti una ricca mano per analizzare il mercato, capire quale sia il suo comportamento, interpretarlo e poi accingerti a fare un investimento. Si tratta di uno strumento molto prezioso che non può assolutamente mancare nel novero dei tuoi indicatori tecnici di fiducia. In questo articolo vogliamo illustrarti come funzionano le bande di Bollinger e mostrarti, con parole semplici, quale raffinato strumento rappresentino per l’attività di investimento e quindi per raggiungere eccellenti guadagni con il trading online.

Bande di Bollinger: un indicatore tuttofare

Sebbene le bande di Bollinger rientrino in prima istanza nella grande famiglia degli indicatori di volatilità, la loro funzione ed il loro utilizzo si spingono ben oltre questi confini: per questa ragione le bande di Bollinger vengono considerate uno degli strumenti più potenti nel panorama degli indicatori e degli oscillatori tecnici. Un solo indicatore infatti è in grado di fornire dati circa la volatilità di un titolo, il range di oscillazioni, il trend in corso, accumulazioni e distribuzioni, ma anche molto altro ancora. Insomma hai davanti un solo indicatore, ma tente indicazioni. Le bande di Bollinger hanno preso questo loro nome bizzarro dal loro inventore, un analista talmente famoso che in realtà non ha neanche bisogno di presentazione, stiamo parlando di Jhon Bollinger.

Come sono fatte le bande di Bollinger

Come accade per diversi indicatori di trading anche le bande di Bollinger si fondano su uno speciale indicatore: la media mobile. Le bande vengono chiamate in questo modo perché si tratta di 3 linee, le quali vengono visualizzate tutte sul tuo grafico di trading. La linea di mezzo è proprio la media mobile di cui abbiamo accennato, le altre due linee, una superiore, l’altra inferiore, vengono calcolate proprio sulla base della media mobile.

Le bande di Bollinger ovviamente vengono calcolate in base a determinati parametri standard, se sei un principiante ti consigliamo di lasciare questi parametri come sono, mentre traders più esperti possono scegliere di cambiarne alcuni in base alle condizioni correnti del mercato. In ogni caso i valori di default per il calcolo delle bande di Bollinger vanno più che bene nella maggior parte dei casi.

  • Banda mediana: si tratta di una media mobile semplice a 20 periodi
  • Banda inferiore si calcola invece con i valori della banda mediana – 2* deviazione standard a 20 periodi.
  • Banda superiore: banda mediana +2* deviazione standard a 20 periodi.

bande-di-bollinger-trading
Le bande di Bollinger contengono sempre il prezzo, operare quando il prezzo si trova al di fuori delle bande è una tattica errata che andrebbe evitata, al contrario bisogna operare quando il prezzo è compreso all’interno delle bande ed in particolare quando tocca o buca la banda inferiore o quella superiore dell’indicatore, in questo caso vengono generati profittevoli segnali di trading. Se per confermare i segnali delle bande di Bollinger intendi utilizzare un secondo indicatore, questa è davvero una buona idea, ma attenzione a non utilizzare ulteriori indicatori che si basino sugli stessi criteri costruttivi delle bande di Bollinger, ovvero dovresti evitare di affiancare un altro indicatore di volatilità, mentre andrebbe benissimo un indicatore di volume.

Come abbiamo già più volte ribadito le bande di Bollinger sono molto adatte ad indicare la volatilità su un mercato, ciò significa che sono in grado di indicare in modo semplice ed immediato i momenti di espansione e quelli di contrazione del mercato. Da punto di vista pratico e visivo, osservando le bande di Bollinger, quando esse convergono e si restringono significa che sul mercato la volatilità è in forte diminuzione. Nel caso contrario quando le bande divergono e si allontanano significa che è in atto una espansione della volatilità. In certi casi quando la volatilità è molto ridotta e le bande si trovano davvero vicine può verificarsi lo Sqeeze ossia un movimento molto importante conosciuto anche come esplosione di volatilità, un segnale molto utile di entrata a mercato.

Operare con le bande di Bollinger quando il mercato è in trend

Una tendenza si forma quando sul mercato i prezzi si muovono con decisione verso l’alto o verso il basso. Gli analisti per identificare una reale tendenza si affidano all’osservazione della successione dei massimi e minimi del prezzo. Se la loro successione è crescente allora il trend è rialzista, se la successione invece è decrescente il trend è da considerarsi ribassista. Le bande di Bollinger sono in grado di ingabbiare un trend:

  • Trend rialzista: il prezzo si rapporta alle bande rimanendo tra la media mobile e la banda superiore, mentre si muove verso l’alto.
  • Trend ribassista: il prezzo in questo caso si comporta in modo contrario, ovvero restando sempre tra la media mobile e la banda inferiore dell’indicatore, mentre si muove verso il basso.

movimenti-trend

Poniamo l’esempio di un prezzo che si muove al rialzo tra la banda superiore e la media mobile, nel suo movimento il prezzo può arrivare a tocca o bucare leggermente la media mobile per rimbalzare e dirigersi nuovamente al rialzo, ecco che le bande di Bollinger ti hanno appena offerto un segnale rialzista per il trading daily, ma anche per il multiday di medio termine. Questa tecnica sui rimbalzi chiaramente è utilizzabile anche nel caso di un trend ribassista. Può anche accadere che il prezzo cammini letteralmente sulla banda superiore o inferiore per un periodo di tempo. Questa è una tecnica molto efficace, ma bisogna sempre fare attenzione che non vi siano altri segnali che indicano una imminente inversione del mercato.

Bande di Bollinger e fasi laterali

Le bande di Bollinger ti mostrano chiaramente anche quando il prezzo si trova in fase laterale, ossia gli investitori in questo momento sono indecisi e non riescono a spingere il prezzo in una determinata direzione. Questo in un certo senso è un altro segnale che però ti indica che devi essere attendista e vedere come si evolverà la situazione. In realtà potresti anche provare ad investire nel daily nella fase laterale sfruttando i rimbalzi sulle bande che si mostrano piatte e non troppo strette e formano in questo modo una sorta di corridoio nel quale puoi investire sui rimbalzi. Ma attenzione perché questa situazione non durerà in eterno: il prezzo prima o poi uscirà da questo corridoio per generare un nuovo movimento che devi essere pronto a sfruttare.

Bande di Bollinger e segnali di inversione

Le bande di Bollinger nei loro mille utilizzi sono utili anche per fornire segnali di inversione, ma nell’interpretazione di questi segnali bisogna essere molto cauti. Innanzitutto vediamo perché si può parlare di segnali di inversione:

  • Inversione ribassista: quando il prezzo arriva a ridosso della banda superiore ed addirittura la buca il mercato può essere considerato in fase di iper comprato, questo potrebbe significare una imminente inversione del trend ed una nuova presa di forza da parte dei venditori.
  • Inversione rialzista: quanto il prezzo viaggia invece molto vicino alla banda inferiore ed arriva a bucarla potresti avere un segnale di inversione rialzista perché in quel caso il mercato può essere considerato in iper venduto.

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Per capire se si tratti di una vera inversione o di un falso segnale devi confermarlo con l’ausilio dell’analisi candlestick o dei volumi. Molto spesso infatti capita che il superamento delle bande non si traduca in una inversione, ma semplicemente in un segnale di continuazione: potresti infatti osservare i prezzi che camminano sulla banda per un po’ senza invertire la loro rotta. Bisogna quindi prestare la massima attenzione e non cadere in trappole tese dal mercato.

Conclusioni

Come hai potuto notare le bande di Bollinger sono uno strumento di analisi incredibile, sono molto numerosi i possibili segnali di entrata ed uscita dal mercato che sono in grado di fornire, ma no sono l’indicatore “perfetto” e non offrono segnali affidabili nel 100% dei casi, quello che vogliamo dunque raccomandarti qui è la prudenza. Secondo lo stesso John Bollinger le sue bande non offrono segnali operativi, ma segnali che vi siano le basi per l’operatività stessa, oggi i traders hanno fatto di questo strumento un potente mezzo per investire grazie alle tecniche che ti abbiamo mostrato, anche grazie all’ausilio di altri indicatori ed analisi candlesticks, ma il pensiero di Bollinger non va sottovalutato e la cautela deve essere sempre di rigore.

Puoi utilizzare facilmente le bande di Bollinger per guadagnare, ma ricorda sempre di operare un gestione consapevole del capitale di trading, per non correre rischi elevati devi limitare lo sfruttamento del capitale a non più del 5% del totale in ogni investimento che fai.

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