Azioni ENI ai minimi a tre mesi nonostante buone indicazioni lettura scorte EIA

By on 23 Agosto 2017 in ENI (ENI), Mercati with 0 Comments


Continua a regnare l’incertezza sul titolo ENI, che non riesce a staccarsi definitivamente dai minimi degli ultimi 3 mesi in area 13 euro. Le azioni del gigante petrolifero italiano, a dispetto di quanto ci si sarebbe potuto aspettare, non hanno per nulla beneficiato dal calo delle scorte di petrolio, che sistematicamente ormai da molte settimane viene indicato dai report dell’ Energy Information Administration.

L’ultima lettura EIA sugli stock di materia prima made in USA, relativa alla settimana terminata il 18 Agosto ha evidenziato un calo pari a 3,3 milioni di barili giornalieri, ed il titolo ENI anche in questa occasione è rimasta sordo rispetto ad una buona indicazione. È palese che Trader ed investitori da qualche mese stanno snobbando le azioni del Cane a sei zampe, tenuti alla larga anche dal giudizio della banca d’affari Barclays che ha tagliato il proprio giudizio, riducendolo ad Underperform, ma tuttavia con un target price di 16 euro, quindi di gran lunga superiore alle attuali quotazioni.

L’istituto di credito londinese giudica il titolo gel gruppo petrolifero guidato dall’AD Claudio Descalzi, troppo sopravvalutato rispetto ai competitors del settore. Il report negativo targato Barclays ha neutralizzato l’effetto positivo che ha scaturito lo sblocco di un ingente credito che Eni vanta nei confronti della Nigeria.

La somma dovuta dalla Nigerian National Petroleum Corporation (Nnpc) è vicina ad 1,66 miliardi di euro, riconosciuta anche in sede di giudizio arbitrale internazionale. Le negoziazioni per il rientro della gigantesca esposizione Nigeriana nelle casse di Eni prevedono il pagamento di una prima tranche di 318 milioni di euro, che potrebbe prevedere anche la tramuta in forniture di greggio. Al momento soltanto 30 milioni di euro sono stati realmente incassati, ma i tempi stimati per l’intero rientro potrebbero raggiungere i 5 anni. È stato simato che l’estinzione totale del credito contribuirebbe a migliorare la PFN (Posizione Finanziaria Netta) di ben 10 punti percentuali.

Andamento titolo ENI sul breve-medio periodo


Com’è anticipato tra le righe del paragrafo precedente, le azioni ENI ristagnano a ridosso dei minimi degli ultimi 3 mesi, incapaci di reagire alla pressione schiacciante delle vendite che da qualche settimana tarpa le ali a qualsiasi tentativo di reazione. Quadro debole di breve-medio periodo molto depresso, con le quotazioni che si trovano al di sotto di tutte le medie mobili di riferimento a 10-25 e 50 periodi. Il protrarsi del mancato recupero oltre le EMA appena citate, potrebbe essere il preludio ad ulteriori discese con target in area 12,50-12 euro, dove potrebbero scattare le prime sostanziose ricoperture, in quanto livello chiave di medio-lungo periodo, nonché area da cui è partito il deciso rialzo, che a cavallo della fine del 2016 e l’inizio del 2017, ha portato il titolo sui top a ridosso di area 16 euro.

Segnali di distensione soltanto in caso di ritorno sopra la fascia di prezzi inclusa tra 13,27 e 13,33 euro, area su cui transitano le prime resistenze di brevissimo, rappresentate dal EMA 10 ed EMA 25 (rispettivamente la linea azzurra e la linea rossa sul grafico con time-frame giornaliero, in alto); mentre per un’ inversione di tendenza si rende necessario un recupero oltre EMA 50, sopra 13,50 euro, per puntare ad area 14,50-15 euro.

Previsione di trading sul titolo eni (ENI.MI): valido per i prossimi 5 giorni

La visione rialzista necessita di una chiusura oraria maggiore di 13,24€ e pronostica i primi due obiettivi in area 13,31 e 13,37 euro; stop loss in caso di discesa sotto 13,10€ in chiusura oraria. Mantenere o aumentare le posizioni Long in caso di break-out orario di 13,37€, per cercare di prendere profitto in un primo momento a 13,39 e successivamente a 13,465€; stop loss in caso di ritorno sotto 13,24€ in close orario.

Lecito aprire nuove posizioni al rialzo in caso di estensioni oltre 13,465€ in chiusura oraria o daily, per sfruttare eventuali allunghi in area 13,515 e 13,595, estesa a 13,735€; stop loss in caso di ritorno sotto 13,31€ in close orario o giornaliero. Long sulla debolezza in caso di affondo in area 12,58€, per approfittare di eventuali rimbalzi, prima a 12,70€ ed in seconda battuta a 12,785€; stop loss in caso di ulteriori cali sotto 12,50€ in chiusura oraria o daily.

La visione ribassista, invece, entra in gioco in caso di discesa sotto 13,10€ in chiusura di candela oraria e fissa i primi due target price in area 13,05 e 13,015 euro ; stop loss in caso di recupero oltre 13,24€ in close orario. Mantenere o incrementare le posizioni corte in caso di flessione sotto 13,015€ in close orario, per tentare di ricoprirsi in primo luogo a 12,99€ e successivamente a 12,915€; stop loss in caso di ritorno sopra 13,15€ in close orario.

Insistere con nuove operazioni al ribasso in caso di rottura del supporto orario a 12,915€, per sfruttare possibili affondi in area 12,785 e 12,70 dollari, estesa 12,58$; stop loss in caso di ritorno sopra 13,015€ in close orario o daily. Suggeriti Short speculativi in caso di estensioni al rialzo in area 13,735, per approfittare di eventuali correzioni di prezzo in prima battuta a 13,595€ ed in un secondo momento a 13,515€; stop loss in caso di ulteriori allunghi oltre 13,82€ in close orario o giornaliero.

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