Popolare di Vicenza: 9 euro di offerta agli azionisti azzerati
Un’offerta di nove euro per singola azione agli azionisti azzerati, in cambio dell’impegno a rinunciare a contenziosi con la banca. Questa è l’offerta di transazione che è stata rivolta a 94mila azionisti della Banca Popolare di Vicenza, che partirà il 10 gennaio e si concluderà in data 22 marzo. L’offerta sarà subordinata all’accettazione del lancio da parte dell’80% delle azioni interessate, ovvero del bacino di titoli che sono stati acquistati negli ultimi dieci anni.
La nota ha riportato che, chi accetterà questa cifra, potrà contare su esclusive condizioni commerciali, quindi si tratta di una pillola indorata, che ha alla sua base la ferma intenzione di far rinunciare gli azionisti a percorrere le vie legali, una prospettiva che rischierebbe di affondare in toto l’istituto di credito vicentino.
I portavoce dell’attuale amministrazione hanno dichiarato di avere fatto il possibile per dimostrare la completa rottura con l’amministrazione precedente e di avere messo in atto ogni manovra possibile per permettere di far rinascere la collaborazione con i clienti. Questa l’idea e le parole dell’attuale amministratore delegato della banca Fabrizio Viola.
L’istituto di credito ha quindi comunicato di riservarsi di estendere l’adesione fino al 30 giugno 2017, qualora non fosse raggiunta la soglia dell’80%, e la proposta prevede il pagamento di 9 euro ad azione per ogni titolo acquistato a partire dal 1° gennaio 2007 fino al 31 dicembre 2016. Il prezzo si propone al netto delle vendite e rappresenta, a conti fatti, il 14,4% del prezzo massimo raggiunto dal titolo nel corso della sua storia, quindi 62,5 euro.
I 94.000 azionisti a cui l’iniziativa è rivolta riceveranno quindi una lettera in cui verranno specificate nel dettaglio le modalità e le tempistiche dell’offerta e i riceventi potranno manifestare il loro interesse attraverso il sito web della banca o recandosi presso la filiale di riferimento dell’istituto di credito berico.
