Indice S&P 500

Avete sempre voluto saperne di più sull’indice più famoso d’America (e magari vorreste anche investirci qualche soldo)? Siete capitati nel posto giusto, perché oggi vi parleremo, in maniera molto semplice, dell’indice S&P500, che si può facilmente considerare l’indice più importante di tutto il trading mondiale.

Che cosa è l’S&P500

Lo avrete sentito nominare, ma non avete mai capito cosa diavolo rappresenti. Beh, “The S&P” (così lo chiamano negli USA) è un indice americano che basa il suo valore sulla capitalizzazione di mercato di 500 grandi aziende americana, che sono presenti nel New York Stock Exchange oppure nel Nasdaq. L’indice S&P500 è composto da dei titoli azionari, il cui “peso” nell’indice è determinato dal S&P Dow Jones. È un indice abbastanza differente dagli altri presenti in America (come ad esempio il Dow Jones), per il semplice motivo che è costituito in maniera profondamente diversa, anche grazie al sistema con cui vengono ponderati i vari titoli azionari.

L’indice S&P 500 è stato sviluppato e continua ad essere mantenuto da S&P Dow Jones, una joint venture di maggioranza di proprietà da McGraw Hill Financial. S&P Dow Jones detiene molti indici del mercato azionario, come il Dow Jones Industrial Average, S&P MidCap 400, l’indice S&P SmallCap 600, e lo S&P Composite 1500. Si tratta di un indice flottante ponderato sulla capitalizzazione, e ha molti simboli, come ad esempio: ^GSPC, INX, e $SPX.

Storia dell’Indice S&0500

L’indice S&P500 era in origine chiamato come “l’Indice Composto” la prima volta che vide la luce nel mercato azionario, nel lontano 1923. Al tempo, l’S&P500 teneva traccia di una manciata di titolo azionari, ma soltanto 3 anni dopo (1926), il Composite Index si espanse a ben 90 titoli azionari, e nel 1957 si espanse nei 500 titoli azionari attuali.

S&P, la società che fornisce informazioni finanziarie e analisi, è stata fondata nel 1860 da Henry Varnum Poor. Nel 1941 Poor Publishing (azienda che in origine era di Henry Varnum Poor) si è fusa con Standard Statistics (fondata nel 1906) e ha poi preso il nome di “Standard and Corporation Poor”. L’indice S&P 500 nella sua forma attuale, ovvero di 500 azioni, è nato il 4 marzo 1957. La tecnologia ha permesso alll’indice di essere calcolato e diffuso in tempo reale. L’S&P 500 è ampiamente usato come misura del livello generale dei prezzi delle azioni, in quanto comprende sia titoli di crescita, che titoli di valore.

Nel settembre del 1962, Ultronic Systems Corp. stipulò un accordo con Standard & Poor; secondo i termini di questo accordo, Ultronics ottenne l’esclusiva per calcolare l’indice S&P 500 Stock Composite, il 425 Stock Industrial Index, the 50 Stock Utility Index e il 25 Stock Rail Index.

Andando avanti negli anni, l’indice toccò quota 102,42 nel 1982, per poi toccare un massimo di 1552,87 nel 2000, proprio poco prima della bolla dot.com, che porterà l’indice a perdere la metà in soltanto 2 anni (nel 2002 l’indice tocca un minimo di 768,63).

Quanto si guadagna all’anno investendo nel S&P500? Secondo le statistiche e i documenti storici, il rendimento medio annuo per l’S&P 500 fin dalla sua nascita nel 1928 fino al 2016 è pari a circa il 10%. Tuttavia, tale numero può essere molto fuorviante. Se un investitore pensa che basta mettere i soldi nell’S&P 500 per poi aspettare che raddoppi ogni 10 anni senza fare nulla, è più probabile che troverà una grande delusione alla fine di questo periodo, o che comunque che i guadagni siano in realtà molto inferiori. Calcoli accurati sui rendimenti medi, prendendo tutti i fattori significativi in considerazione, hanno in realtà dimostrato che la cifra è leggermente inferiore, ma comunque 10% può essere un valore che si avvicina molto ad un guadagno annuale sul breve-medio periodo (ma non prendetelo per buono).

Ecco un riassunto dell’andamento dell’indice, fornito da Google:

Costituenti dell’indice S&P500

I costituenti sono tanti (500, ovviamente), e se dovessimo elencarli tutti in questo articolo, rischieremmo di annoiarvi. Preferiamo dunque elencare quelli più importanti e più performanti, seguiti dalla loro capitalizzazione di mercato (le cifre sono in miliardi di dollari).

Apple Inc. $710.00
Google Inc. $448.84
Microsoft Corp. $368.76
Exxon Mobil Corp. $334.24
Wells Fargo & Co. $297.29
Johnson & Johnson    $274.95
Facebook Inc. $272.26
General Electric Co.    $259.46
JPMorgan Chase & Co.    $254.84
Amazon.com Inc.$247.77
Wal-Mart Stores Inc.    $230.53
Procter & Gamble Co.    $217.83
Pfizer Inc.$210.96
Walt Disney Co. $201.76
Bank of America Corp. $187.45

Come investire nell’indice S&P500

Per investire in questo indice servono due cose: affidabilità e semplicità. E quale altro broker, se non il colosso Plus500 permette di investire con una piattaforma semplice da usare (anche da smartphone iOS o Android). Plus500 UK Ltd è autorizzata dalla Financial Conduct Authority (FCA) con licenza FRN 509909. Plus500 CY LTD è autorizzata and regolata dalla Cyprus Securities and Exchange Commission (Cysec) con Licenza No. 250/14. Plus500 permette inoltre di iniziare a fare trading in demo con soldi virtuali, oppure subito in real effettuando il primo deposito. Per iniziare, basta cliccare qua per registrarsi, e poi inserire tutti i propri dati . Una volta che avrete verificato i vostri dati, sarà possibile utilizzare il proprio account. Potete quindi iniziare a fare trading sull’indice, ecco come fare velocemente e semplicemente:

1. Collegatevi sulla pagina del webtrader Plus500 per iniziare a fare trading, oppure utilizzate l’App sul telefono.
2. Digitate “USA 500”, su Plus500 si chiama così l’S&P500.
3. Cliccate su Short, o acquista. Vi si aprire una finestra del genere:

4. Selezionate dunque il quantitativo da investire, lo stop limit e stop loss, e poi potete definitivamente aprire la posizione. Avete appena investito nell’indice più grande d’America!

Buon trading sull’indice S&P500!