Google, nuovi guai in vista: multa Ue da 2,4 miliardi

By on 16 Luglio 2018 in Google (GOOG), Mercati with 0 Comments

Nuovi guai in vista per Google: la Commissione europea è pronta a infliggere una maxi-multa da 2,4 miliardi di euro. Il motivo? Il colosso di Mountain View avrebbe ostacolato la concorrenza grazie alla sua posizione di dominio nel settore della pubblicità su Android. È questa l’indiscrezione pubblicata nelle scorse ore dal Wall Street Journal.Google maxi-multa Ue

Nel mirino la pubblicità mobile, con una nuova maxi multa miliardaria in arrivo dall’Europa per Google.

Il gigante hi-tech avrebbe abusato della sua posizione dominante sul sistema operativo Android. È quanto reso noto dal Wall Street Journal.

Secondo quanto pubblicato sull’autorevole quotidiano economico americano, l’Unione europea avrebbe già deciso di avanzare ulteriori richieste al colosso californiano, dirette a cambiare una serie di pratiche adottate da tempo dell’azienda sui prodotti Android.

La Commissione dell’Ue riterrebbe Google colpevole di aver ostacolato la concorrenza per tutelare i suoi affari pubblicitari nel mobile.

Una multa in arrivo di almeno 2,4 miliardi di euro (oltre 2,8 miliardi di dollari), la stessa inflitta lo scorso anno alla società di Mountain View dopo essere stata accusata di abuso nei confronti del suo motore di ricerca per aver favorito i propri servizi.

Secondo le ultime indiscrezioni, la sanzione pecuniaria potrebbe essere più del doppio ma difficilmente oltrepassare la soglia dei 10 miliardi.

Google – Ue, cambiamenti in atto per Android

Non sono ancora state annunciate quali saranno le modifiche che Bruxelles deciderà di imporre a Google. È allo studio un cambiamento per i contratti stipulati con le società produttrici di smartphone e tablet dotati di sistema operativo Android.

L’Ue mette in risalto come nei dispositivi Android viene preinstallato volontariamente il motore di ricerca Google e il browser dell’azienda Chrome, con chiari collegamenti anche al Play Store, lo shop per scaricare ed acquistare le app.

Secondo l’accusa, Google avrebbe infatti stretto accordi con le aziende produttrici di telefoni Android per preinstallare tutti i suoi prodotti.

Abusi e nuove denunce all’orizzonte per concorrenza sleale si profilano per il colosso della Silicon Valley.

Al momento nessun comunicato è pervenuto al riguardo dalla stessa Google, anche se fonti vicine all’azienda confermano che i vertici non condividono questa nuova “interferenza” dell’Ue, rigettando tutte le accuse.


Nell’ultima seduta al Nasdaq di New York le azioni di Alphabet (Google) hanno chiuso in territorio positivo dello 0,37 per cento a 1.171,46 dollari.

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