EUR/USD si stabilizza dopo lo spike a 1.10. Volatilità aumentata dell’11%

By on 20 Marzo 2015 in Forex with 0 Comments

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EUR/USD ha completato una bella 2 giorni fatta di alti e bassi durante questa mattinata, rimbalzando dopo lo spike post FOMC. EUR/USD ha toccato nuovamente 1.06 dopo aver toccato dei massimi di 1.10, siamo di fronte ad una volatilità altissima che sta facendo non pochi danni sui mercati. Adesso il cross, al momento della stesura dell’articolo, si trova a 1.0703 dopo aver toccato dei minimi a 1.0630, che sarebbe 20 pips più sotto rispetto al livelli pre-FOMC.

Questa repentina caduta, successiva allo spike di ieri, è stata sostanzialmente dovuta al rendimento dell’Euro sostanzialmente inferiore rispetto a quello dell’Euro.

La Banca Centrale Europea ha assegnato la bellezza di 97.8 milioni di Euro nel suo TLTRO, il quantitative easing della Banca Centrale Europea.

Le operazioni di prestito a lungo termine mirate della banca centrale sono progettate per favorire i prestiti bancari e, in teoria, dipendono da nuovi prestiti dalle banche alle imprese e alle famiglie. Tuttavia, si teme che i fondi a buon mercato, che vengono addebitati al tasso di rifinanziamento principale, verranno utilizzati principalmente per rinnovare il debito esistente. In ogni caso, ci sono segni che gran parte della debolezza dei prestiti in Eurozona ci sono stati a causa della mancanza di domanda, e che la tendenza al ribasso si è già arrestata.

La volatilità sui mercati valutari dopo che la FOMC ha rimosso il termine “paziente” della loro dichiarazione, ma ha detto che il cambio di politica monetaria non ha modificato il calendario del primo “serraggio” della politica monetaria e che un aumento dei tassi nel mese di aprile è rimasto improbabile. Il tono della dichiarazione ha anche suggerito che un aumento dei tassi verso giugno non è in vista, tanto più che la FOMC ha abbassato la sua valutazione sull’economia nel paragrafo d’apertura, notando che la crescita economica si è ridimensionata leggermente grazie anche al rallentamento della crescita delle esportazioni.

Per quanto riguarda l’economia del paese, la Federal Reserve ha abbassato le proprie proiezioni economiche, a causa del rallentamento dell’export e il dollaro che è diventato sempre più forte contro le alte valute major negli ultimi mesi. Secondo la FOMC, la crescita economica si è ridimensionata negli ultimi mesi. Il mercato del lavoro è però migliorato, con ottimi dati sui nuovi occupati e con una diminuzione del tasso di disoccupazione.

Interessante vedere che la volatilità sulla coppia EUR/USD è aumentata dell’11%, adesso il trading è molto difficoltoso ma in questi giorni sembra che il trend principale sul medio/lungo periodo si stia spostando in favore del dollaro.

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