Comprare azioni Nexi come fare trading e se conviene [Previsioni 2021]

By on 6 Aprile 2021 in Guide, Nexi (NEXI) with 0 Comments

Cos’è Nexi? Conviene comprare azioni Nexi?

Nexi si occupa di servizi e infrastrutture per il pagamento digitale destinati a banche, aziende, istituzioni e pubblica amministrazione.

Essendo quotata in borsa, tra l’altro di recente, ad aprile 2019 sulla Borsa di Milano, può rivelarsi una buona alternativa per il proprio portafoglio di asset.

In questa guida completa sulle azioni Nexi, vediamo come investire e quali sono i migliori broker per farlo.

Del resto, il settore Fintech è una realtà consolidata, che non può sfuggire ai trader più attenti.

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Nexi: cos’è

Cos’è Nexi? Si tratta di un’azienda italiana operativa nei servizi e nelle infrastrutture destinati a banche, aziende, istituzioni e pubblica amministrazione, al fine di poter offrire i pagamenti digitali.

Ad oggi Nexi gestisce oltre 40 milioni di carte di pagamento, con un volume di affari di 2,7 miliardi annuali.

Questi i numeri di Nexi:

  • 900mila punti vendita convenzionati
  • un milione e mezzo di terminali POS
  • quasi 450 miliardi di euro traslati tramite i suoi servizi
  • 13,5 mila ATM dislocati da Nord a Sud dell’Italia
  • 420mila imprese aderenti al circuito Corporate Banking Interbancario.

Dal 16 aprile 2019 è quotata alla Borsa Italiana, nell’indice FTSE MIB.

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Azioni Nexi: Storia

Le origini di Nexi partono da molto lontano. Inizialmente era l’ICBPI, nato nel 1939 dall’idea di 6 banche popolari italiane del Nord. Al fine di implementare la rete dei servizi in favore dei clienti.

Negli anni ‘80, integrandosi con la spa Servizi Centralizzati-Seceti, l’Istituto diventa protagonista per la creazione del servizio elettronico trasferimento interbancario fondi (meglio noto con l’acronimo SETIF) e del sistema interbancario trasferimento dati (SITRAD).

Ha così un ruolo attivo per la creazione dei moderni sistemi di pagamento interbancari.

Importante poi il fatto che nel 2006 abbia rilevato Key Client Cards & Solutions, spin-off della Deutsche Bank, oggi posseduta al 90%. Parliamo di una issuer di 1.3 milioni di carte di credito per 450 banche e gestore di 150.000 pos.

Due anni dopo attiva l’Automated Clearing House – ACH Sepa Compliant e nello stesso periodo ingloba la controllata Seceti.

Tra il 2008 e il 2009 acquista S.I. Holding. Tale operazione porta in un sol colpo ad incorporare questi servizi:

  • 100% CartaSi S.p.A.
  • Si Servizi S.p.A.
  • Si Call S.p.A.
  • Carta Facile S.p.A
  • CartaSi Capital S.p.A.
  • SiRe Business Services LTD

Nel 2010 acquista Banca Carige per 19,5 milioni di euro e Banca Sella.

A fine anno però, l’ICBPI viene condannato dall’Antitrust al pagamento di una multa pari a 490.000 euro, poi sospesa dal Tar del Lazio.

Cinque anni dopo l’istituto, per 2,15 miliardi di euro, viene acquisito da Mercury Italy S.r.l. (consorzio tra Advent International, Bain Capital e Clessidra). Avverrà la fusione inversa, con la quale quest’ultima sarà fusa in ICBPI.

Nel 2016, ICBPI compra da Intesa Sanpaolo le controllate Setefi e Intesa Sanpaolo Card, per una operazione di 1,03 miliardi.

L’anno successiv è la volta delle attività di acquiring gestite da MPS, da Deutsche Bank e da Carige, e Bassilichi.

Nexi, così come la conosciamo oggi, nasce il 10 novembre 2017 dalla fusione tra ICBPI e CartaSi, società a sua volta creata nel 1981 e specializzatasi nelle emissioni di carte e nei circuiti bancari. Così da specializzarsi nella emissione carte, merchant services, gestione ATM, corporate banking interbancario, clearing & settlement.

Nel luglio 2018 è avvenuta la scissione delle attività di pagamento che si sono fuse con Latino Italy S.r.l., ridenominata Nexi S.p.A. Sono state anche separate le attività relative ai pagamenti digitali da quelle bancarie (securities servicies e servizi di tramitazione). Accogliendo la richiesta della Banca d’Italia all’inizio dello stesso anno.

Le attività bancarie sono state così concentrate in DEPObank, guidata da un Cda e da un management indipendenti da quelli di Nexi.

Allo stato attuale, la situazione societaria di Nexi SPA è la seguente:

  • Nexi Payments SpA
  • Mercury Payment Services
  • Help Line

controllata da Mercury UK Holdco Limited, a sua volta controllata da tre realtà finanziarie:

  • Advent
  • Bain Capital
  • Clessidra

Comprare azioni Nexi: i migliori broker

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Quotazione Azioni Nexi

Ecco la quotazione in tempo reale delle azioni Nexi:

Le azioni Nexi hanno una storia relativamente breve, poiché sono state quotate nell’aprile 2019.

Dopo un tentennamento durato 6 mesi, da novembre dello stesso anno ha fatto conoscere un primo rialzo, superando i 16 euro per azione a febbraio 2020. Raddoppiando il loro prezzo rispetto a quello iniziale.

Scendendo poi intorno ai 9 euro nel giro di un mese causa Covid-19. Poi un nuovo rialzo superando quota 15 euro a maggio 2020. E dopo alcuni tentennamenti, si è spinto ancora più sopra superando i 17 euro, chiudendo l’anno sui 16 euro per azione.

Ha aperto l’anno con sali e scendi, mantenendo una media dei 14 euro. La stessa quotazione al momento della scrittura.

Competitors di Nexi

Vediamo quali sono i principali competitors con cui deve vedersela Nexi S.P.A.

Come vedrete, si tratta di un mercato altamente concorrenziale, dove diverse big internazionali si contendono a colpi di servizi innovativi e basse commissioni (il che va a favore dell’utente finale, ovviamente) i migliori servizi.

Revolut

Si tratta di una società operativa nella tecnologia finanziaria, di origine britannica, attiva nei servizi bancari quali carta di debito prepagata, cambio valuta, cambio di criptovaluta e pagamenti peer-to-peer.

Molto apprezzata la app Revolut, la quale consente di effettuare spese e prelievi tramite carta bancomat in 120 valute. Nonché transazioni in 29 valute diverse.

N26

Si tratta di una banca diretta di origine tedesca, con sede centrale nella capitale teutonica Berlino. Offre servizi finanziari destinati a clienti di tutto il mondo, concentrandosi però soprattutto nell’Unione europea e Negli Stati Uniti.

Un contraccolpo è però arrivato nell’aprile 2020, quando la Brexit ha comportato la dismissione delle operazioni in terra britannica.

Adyen

Società olandese molto attiva nei servizi di pagamenti destinati all’e-commerce, app mobile e negozi fisici.

Offre ai commercianti servizi online per accettare pagamenti elettronici con metodi di pagamento tra cui carte di credito, pagamenti basati su banche come carte di debito, bonifici bancari e trasferimenti bancari in tempo reale.

Diffusa in tutto il mondo, consente anche il pagamento tramite metodi specifici paese per paese. Si pensi a Boleto in Brasile per il pagamento in contanti, iDEAL l’internet banking nei Paesi Bassi e i pagamenti mobile come Blik in Polonia.

SIA S.p.A

SIA S.p.A. è una concorrente italiana, operante nell’ICT, tramite soluzioni e tecnologie destinati al sistema bancario e finanziario. Fornisce altresì piattaforme per i mercati finanziari e servizi per i pagamenti elettronici.

Negli anni dieci del 2000 ha espanso la sua attività a livello mondiale. Molto interessante è quanto fatto in Nuova Zelanda: la Reserve Bank of New Zealand (RBNZ), banca centrale neozelandese, ha scelto proprio SIA per sviluppare il nuovo sistema Real-Time Gross Settlement (RTGS), al fine di realizzare l’Exchange Settlement Account System (ESAS).

Monzo

Monzo Bank Ltd è un’altra banca online e società fintech britannica. Una delle primissime del genere nel Regno Unito.

Nell’aprile 2017 ha ottenuto anche la revoca relativa alle restrizioni alla licenza bancaria nel Regno Unito. Il che gli consente di offrire un conto di deposito.

Ad oggi ha superato i 3 milioni e mezzo di clienti.

Wirecard

Wirecard AG è una società Fintech e bancaria tradizionale di origine tedesca, con sede ad Aschheim, nei pressi di Monaco.

Nata verso la fine degli anni ‘90, offre servizi quali: pagamenti elettronici, gestione dei rischi ed emissione di carte di credito.

Ad oggi conta più di 7mila clienti, mentre i dipendenti sono circa 5.100.

Monese

Altra Fintech britannica, offre conti correnti e servizi per le transazioni online alternativi alle banche tradizionali.

Operativa solo online, Monese Ltd offre conti in sterline, euro e leu rumeni. Disponibile in 31 paesi europei.

Stash

Nome completo Stash Financial, è una Fintech americana con sede a New York,

L’azienda gestisce sia una piattaforma web che app mobili, consentendo agli utenti di investire in modo incrementale piccole somme.

Nell’estate 2017 ha superato il milione di utenti. Numero quintuplicato nel giro di 3 anni.

Nel 2020 gestiva circa 2mila miliardi di dollari.

Acorns

Società americana Fintech con sede a Irvine, California, specializzata in microinvestimenti e roboinvestimenti.

Fortune Impact 20 ha valutato per Acorns 8,2 milioni di clienti e 3 miliardi di dollari di asset in gestione nel 2020.

Nata nel 2012, vanta il fatto che le opzioni di portfolio che un utente può selezionare sono state progettate in collaborazione con Harry Markowitz, Premio Nobel per l’economia nel 1990, «per i contributi pionieristici nell’ambito dell’economia finanziaria».

Robinhood

Robinhood Markets Inc. è una Fintech americana, con sede a Menlo Park, California, ridente località americana nota per offrire la sua location ad altri colossi tecnologici. Come Facebook.

Tramite la sua app consente all’utente medio di investire in società pubbliche e fondi negoziati quotati nelle borse statunitensi. Il tutto fees free.

Ad inizio 2021 è balzata agli onori delle cronache per il caso WallStreetBets, dato che la sua versione broker è stata usata dagli utenti del sub-reddit per alcune operazioni mirate in favore del rialzo di certe società quotate in borsa oggetto di ribasso speculativo.

Opera interamente online.

Comprare azioni NExi: le domande frequenti

Di cosa si occupa Nexi?

Si tratta di una società Fintech, la cui storia però è iniziata negli anni ‘30 del secolo scorso da una iniziativa di 6 banche popolari dislocate tra Lombardia e Veneto. La svolta è avvenuta dopo aver rilevato negli anni 2000 la società Carta Si e alcuni servizi da Intesa Sanpaolo, MPS, Deutsche Bank, da Carige e Bassilichi.

Conviene comprare le azioni Nexi?

Il titolo Nexi ha toccato come massimo storico al momento della scrittura i 16 euro, prima dell’esplosione della Pandemia Covid-19. Dà però vita a diversi rialzi e ribassi, quindi si presta bene per il trading CFD.

Dovrai però tener presente che, come visto, in ambito Fintech la concorrenza è molto agguerrita. Quindi dovrai valutare anche cosa propone la concorrenza.

Dove comprare azioni Nexi?

Conviene farlo su broker con licenza e tanti servizi come eToro.

Azioni Nexi opinioni

E’ opinione diffusa tra gli analisti che le azioni Nexi hanno grandi margini di crescita, facendo parte di un settore, quale quello Fintech, in rapida evoluzione.

Dovrà comunque fronteggiare una concorrenza ampia e molto agguerrita, oltre ad accogliere la sfida portata dalle criptovalute, asset irrinunciabile per chi offre servizi di pagamento online.

Prima del Covid-19 aveva innescato una importante crescita, ripresa poi verso fine 2020. Consolidandosi poi ad inizio 2021. Segno che la società è altamente competitiva e promettente, anche grazie alla sua storia di oltre 80 anni alle spalle.

Comprare azioni Nexi

Conclusioni

Nexi S.P.A è una società nata nel 1939 sotto un altro nome, da una idea di 6 banche popolari settentrionali, per migliorare la propria rete di servizi appannaggio dei clienti locali.

Nell’ultimo quarto di secolo, grazie a diverse acquisizioni, si è estesa soprattutto in Europa e negli Usa. E ha investito molto nel Fintech, settore ormai irrinunciabile per le banche e per le società finanziarie.

E’ quotata in borsa dal 2019 ed è un asset da tenere d’occhio. Per trading online sulle azioni Nexi sono consigliate piattaforme come eToro e OBRinvest (clicca qui per il sito ufficiale) che sono semplici da usare ed adatte anche ai principianti.

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