Azioni Prysmian sottotono: i risultati del terzo trimestre non sorprendono

By on 14 Novembre 2019 in Mercati, Prysmian (PRY) with 0 Comments

Seduta opaca per il titolo Prysmian, che in occasione della diffusione dei risultati del Q3 2019 ha lasciato sul terreno l’1,56%, chiudendo gli scambi a 20,40 euro, mettendosi in mostra negativamente, quale peggior blue chip dell’indice Ftse Mib.

Il gruppo specializzato nella produzione di cavi destinati ai settori dell’energia e delle telecomunicazioni ha chiuso il terzo trimestre di quest’anno con un fatturato consolidato pari a 2,786 miliardi di euro, in calo del 4,9% rispetto all’analogo periodo del 2018. L’Ebitda adjusted è invece aumentato del 5,9% a 252 milioni di euro, incidendo per il 9% sui ricavi; mentre l’Ebit adjusted è rimasto in linea di massima invariato a 173 milioni di euro, evidenziando un incidenza dl 6,2% sul fatturato.

Nonostante il miglioramento dei margini appena evidenziato, utile netto del periodo Luglio-Settembre ha subito una flessione del 17,3% confrontato con il risultato del Q3 dell’anno scorso, scendendo ad 81 milioni di euro, principalmente a causa dei maggiori oneri non ricorrenti. Brutte notizie anche dal lato patrimoniale, con l’indebitamento finanziario netto che alla fine del trimestre in esame è lievitato a 3,027 miliardi di euro dai 2,819 miliardi di euro del saldo al 30 Giugno scorso.

I risultati, tuttavia, sono più confortanti se presi in considerazione sui nove mesi, in quanto, anche se i ricavi sono cresciuti di solo lo 0,3%, l’Ebitda adjusted è aumentato del 18,8%, assestandosi 773 milioni di euro (in linea con le attese), facendo crescere i profitti a 273 milioni di euro, in rialzo del 53,4%, rispetto ai primi tre trimestri del 2018. Da ulteriori dettagli è emerso che il balzo dell’utile appena evidenziato è stato favorito dalla spinta delle attività in Nord America e delle attività tlc ed energy&infrastructure; nonché dall’impatto positivo (per 30 milioni di euro) dell’applicazione di un nuovo principio contabile IFRS 16.

Il management del gruppo ha inoltre confermato l’outlook per l’intero 2019, indicando un Ebitda, al netto dei vantaggi del nuovo principio contabile, compreso tra 0,95 ed 1,02 miliardi di euro.

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Andamento azioni Prysmian sul breve-medio periodo


Sensibile aumento del volume di scambio per il titolo Prysmian, in crescita di circa il 150% rispetto a quello della precedente seduta. Le quotazioni, come è ben facile notare sul grafico con time-frame giornaliero, in alto, si stanno pericolosamente avvicinando al supporto di breve-medio periodo rappresentato dalla media mobile a 50 giorni (la linea di colore verde sul grafico), che transita in area 20,20 euro. Il titolo è reduce da una performance negativa di quattro sedute consecutive in calo, che ha riportato le quotazioni sui minimi di fine Ottobre. L’eventuale perdita di EMA 50, in chiusura daily o peggio ancora settimanale, potrebbe causare ulteriori affondi con primo target in area 19,80-19,60 ed obiettivo successivo in area 19 euro, dove cade la media mobile a 120 giorni.

Lo scenario appena descritto potrebbe venir meno in caso di tenuta di EMA 50 e successivo recupero oltre le medie mobili a 25 e 10 giorni (rispettivamente la linea di colore rosso e la linea azzurra sul grafico), che si collocano nell’ordine a quota 20,65 e 21 euro. Oltre le resistenze appena indicate, possibile test dei recenti massimi in area 22 euro.

Pattern di trading sul titolo Prysmian (PRY.MI) valido da 1 a 5 giorni

Il pattern di trading Long si attiva in caso di allungo oltre 20,54€ in chiusura oraria e pronostica i primi due target price in area 20,67 e 20,88 euro; stop loss in caso di discesa sotto 20,33€ in close orario. Mantenere o aumentare l’esposizione Long nel caso in cui gli acquisti si spingano oltre 20,88€ in chiusura oraria, per cercare di prendere profitto in un primo momento a 20,95 € e successivamente a 21,08€; stop loss in caso di ritorno sotto 20,40€ in close orario o giornaliero.

Lecito aprire nuove posizioni lunghe in caso di close orario o daily maggiore di 21,08€, per cercare di sfruttare ulteriori slanci in area 21,21 e 21,34 euro, estesi a 21,56€; stop loss in caso di ritorno sotto 20,88€ in close orario o giornaliero. Ed ancora, Long sulla debolezza in caso di affondo a quota 19,30€, in ottica di rimbalzo, in primo luogo a 19,49€ ed in seconda battuta a 19,69€, estesi a 19,88€; stop loss in caso di ulteriori flessioni sotto 19€ in chiusura oraria o daily.

Il pattern di trading Short, invece, prende forma nel caso in cui si registri un close orario minore 20,33€ e consiglia di prendere i primi profitti in area 20,21 e 20 euro; stop loss in caso di ritorno oltre 50,54€ in chiusura oraria. Mantenere o aumentare le operazioni Short in caso discesa sotto 20€ in chiusura di candela oraria, per cercare di sfruttare ulteriori cali in un primo momento a 19,88€ e successivamente a 19,81€; stop loss in caso di ritorno sopra 20,33€ in close orario.

Lecito aprire nuove posizioni corte in caso di flessione sotto 19,81€ in close orario o giornaliero, con l’intento di ricoprirsi in area 19,69 e 19,49 euro, estesa a 19,30€ ;stoppare le operazioni in caso di recupero oltre 20€ in close orario o daily. Suggeriti short speculativi in caso di estensioni rialziste in area 21,56€ ,per sfruttare eventuali correzioni prima a 21,34€ e successivamente a 21,08€, estese a 20,88€; stop loss in caso di ulteriori allunghi sopra 21,80€ in chiusura di candela oraria o giornaliera.

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